Nuovo San Siro progetti – Manca sempre meno al 24 settembre, data in cui i due studi di architettura rimasti ancora in gara sveleranno i rispettivi progetti per il nuovo San Siro. A cominciare dagli americani di Populous, che – spiega “La Repubblica” – hanno immaginato il futuro come un tecnologico omaggio al passato.
Nella loro interpretazione, il nuovo Meazza ha sempre la forma dello storico San Siro. Un rettangolo senza angoli che diventa una sorta di navicella spaziale trasparente con pareti di vetro alte trenta metri a rivestirlo: una seconda pelle che mostra il cuore dell’architettura, e che di notte è completamente illuminata e soprattutto che è in grado con un sistema interno di cambiare colore e loghi e immagini a seconda della squadra presente.
Una capacità di trasformarsi adattandosi ai club che ha inserito anche l’altro studio (ancora) in partita. Infatti, anche l’architetto statunitense David Manica e i milanesi di Progetto Cmr hanno proposto un impianto “mutante”, nonostante lo abbiano plasmato come due anelli che si incrociano esternamente: uno sull’ altro in modo sfasato.
Tra i progetti c’era anche quello di Stefano Boeri che, per disegnare uno stadio dall’involucro verde e guglie con le statue dei giocatori più famosi calato in un parco da 20 ettari, aveva chiamato al suo fianco anche il collega Fabio Novembre e il gran maestro delle cerimonie olimpiche, Marco Balich: si sono fermati alla fase 1 perché non avrebbero seguito i dettami del masterplan consegnato loro dai club.
Spazio dunque ai due restanti progetti. Già mercoledì le squadre incontreranno i capigruppo di maggioranza e opposizione – senza dare loro, però, le immagini dei progetti – e dopo lo svelamento pubblico si sono dichiarate disponibili ad andare nelle varie commissioni. Perché sarà l’aula a dover dare un’indicazione politica sulla vicenda, ancora prima che l’amministrazione decida se dichiarare di interesse pubblico la proposta depositata in Comune.