Zvonimir Boban (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)
Zvonimir Boban (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

«Il nostro sogno è di avere risultati domani. Elliott ha una strategia diversa, una visione differente… Credo che si possa trovare il modo per essere contenti entrambi». Così il Chief Football Officer del Milan, Zvonimir Boban, parlando al Financial Times ha fatto il punto sull’attuale momento della società rossonera.

Il quotidiano finanziario londinese ha dedicato un lungo approfondimento alla strategia alla base dell’investimento di Elliott nel capitale del Milan.

Una strategia che, rispetto allo scorso anno quando a guidare l’area tecnica rossonera c’era Leonardo, sembra essere in parte cambiata, come dimostra la campagna acquisti della scorsa estate fatta di investimenti in giovani di prospettiva anziché di campioni affermati capaci di rilanciare nel breve termine la competitività del Milan sul campo.

Una strategia che, a giudicare dai risultati e dal gioco espresso dalla squadra allenata da Marco Giampaolo in questo avvio di stagione, almeno per ora non starebbe dando i frutti attesi.

L’obiettivo dichiarato dal management di Elliott, tuttavia, continua ad essere il medesimo di un anno fa: vincere partite in campo, aumentare i ricavi, fare aumentare il valore del club e rivenderlo per un sano ritorno sull’investimento.

«Finora è stato più facile a dirsi che a farsi», commenta il Financial Times, che sottolinea come la posta in gioco sia alta per il fondo USA, anche dal punto di vista reputazionale.

Maldini e Boban, osserva ancora il quotidiano finanziario, hanno anche dovuto accettare l’editto di Elliott secondo cui il Milan deve evitare di ingaggiare campioni affermati e acquisire giovani giocatori con un valore di rivendita di trasferimento più elevato.

«Nessuna squadra giovane, con tutti i giovani giocatori, ha vinto la Champions League o lo scudetto. Questo è un dato di fatto», ha spiegato Maldini al Financial Times.

I due dirigenti difendono comunque la proprietà, sostenendo che nell’estate del 2018, rilevando il Milan dall’uomo d’affari cinese Yonghong Li, Elliott ha salvato il club dal fallimento.

Da parte sua, Elliott ritiene che il valore di un club così famoso come il Milan garantirà sempre un mercato sano di potenziali acquirenti.

Chi conosce i piani dell’hedge fund, sottolinea il Financial Times, sostiene che i vertici di Elliott sono ancora convinti di poter far aumentare il valore del club per poterlo poi rivendere per oltre un miliardo.

«I frutti di questo lavoro si vedranno alla fine», ha spiegato al Financial Times Giorgio Furlani, portfolio manager di Elliott e consigliere di amministrazione del Milan.

In questo senso l’operazione immobiliare sul nuovo stadio di Milano, che vede coinvolta anche l’Inter, potrebbe contribuire a dare maggiore valore al club.

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