Tifosi a San Siro (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)

L’incidente dello scorso 1 ottobre, quando uno dei tifosi dell’Atalanta era caduto nel fossato di San Siro, non è passato inosservato alla procura di Milano, non essendo il primo caso simile accaduto al Meazza negli ultimi anni.

Si tratta del terzo caso simile negli ultimi anni, anche se in passato era finito peggio: il 29 novembre 2009, ad esempiuo, un tifoso era volato per 12 metri dal secondo anello addosso ad un altro tifoso seduto al primo. Nonostante il volo di quattro metri si sia concluso, fortunatamente, senza gravi conseguenze, il pm ha disposto una perizia sulle balaustre.

Ieri mattina, come riporta l’edizione di Milano del Corriere della Sera, il magistrato Tiziana Siciliano, insieme alla collega Maura Ripamonti, hanno effettuato un’ispezione all’interno di San Siro per capire se le misure di sicurezza garantiscono ancora anche dalla temerarietà. Al centro delle indagini in particolare c’è l’altezza dei parapetti, che devono garantire la sicurezza ma non possono nemmeno oscurare la partita a chi è seduto in tribuna.

Dai primi rilievi è emerso che i parapetti sono bassi e pure a maglia abbastanza larga da non garantire la sicurezza dei bambini, seppur sia difficile alzarli o sostituirli con pareti in vetro.

La visita dei magistrati è proseguita poi oltre il primo anello, verificando tutte le balaustre e le ringhiere, con un sopralluogo conoscitivo che per ora non ha implicazioni per le due società. Sul tema dovrebbero essere richieste ulteriori perizie tecniche, prima di tirare definitivamente le somme.

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