San Siro parere Conferenza dei Servizi – «Un sostanziale assenso, sia pur condizionato sullo Studio di fattibilità» presentato da Milan e Inter che prevede la realizzazione di un nuovo stadio nell’area di San Siro. E’ questo in sintesi – secondo quanto riportato dall’ANSA – il parere finale della Conferenza dei Servizi e Responsabile Unico del Procedimento.
L’organismo si è riunito per valutare la proposta di una nuova struttura, e i pareri tecnici raccolti serviranno alla giunta del Comune per valutare l’interesse pubblico del dossier che Inter e Milan hanno presentato. «Il presidente», l’architetto Giancarlo Tancredi, «dichiara quindi espressamente che la procedura della Conferenza dei servizi preliminare si può ritenere conclusa avendo registrato un sostanziale assenso, sia pur condizionato, sullo Studio di fattibilità in esame».
«A fronte di tutte le condizioni e/o prescrizioni indicate – si legge nel parere – e fatte salve in ogni caso le valutazioni, indicazioni, prescrizioni che dovessero successivamente pervenire a cura del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – Soprintendenza archeologica Belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Milano».
La conferenza ha comunque messo in luce che «la proposta così come formulata non consente una valutazione approfondita», in quanto si rilevano «carenze oggettive sotto il profilo dei dati economici-finanziari».
Sotto il profilo urbanistico, «emerge la questione relativa al rapporto tra la proposta e la strumentazione urbanistica generale del Pgt del Comune di Milano» come già emerso, dal momento che si tratterebbe di attivare un procedimento di variante. Come si legge nel verbale, sono comunque stati evidenziati dei punti di interesse della proposta per il nuovo stadio, a partire dal fatto che è prevista una riqualificazione ampia dell’area, che avrebbe una nuova centralita’. Contribuirebbe inoltre a riportare i due club a un elevato rango nel ranking internazionale e potrebbe portare un indotto economico di rilievo.
Per quanto riguarda poi la demolizione dello stadio esistente, lo stadio su San Siro, «rimangono impregiudicate le prerogative degli organi politici dell’amministrazione e degli enti preposti alla tutela dei beni di rilevanza culturale». La Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano ha invitato nel suo parere a «valutare e proporre ipotesi alternative alla demolizione» del Meazza.
«L’opzione proposta della demolizione, ma da realizzarsi in una fase successiva alla realizzazione del nuovo stadio accanto a quello esistente, non sia da considerarsi l’unica possibile», si legge. E comunque se l’opzione della demolizione «fosse considerata prevalente nelle previsioni future: ovvero che codesta amministrazione comunale opti per la demolizione dello stadio attuale, di proprietà comunale, questa Soprintendenza fa presente, che su questo aspetto debba necessariamente essere coinvolto» il Ministero dei Beni culturali.
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