San Siro ricorso Comune
San Siro (Photo credit should read MARCO BERTORELLO/AFP/Getty Images)

Serve chiarezza, soprattutto sul futuro del Meazza. È quello che Inter e Milan hanno espresso all’indomani del primo via libera, seppur condizionato con 16 paletti, sul progetto del nuovo stadio da parte del Consiglio Comunale di Milano.

“I club confidano che la Giunta recepisca l’assenso espresso dal Consiglio, risolvendo – nell’espressione del pubblico interesse che chiuderà questa fase istruttoria – tutti i temi fondamentali che ancora necessitano di essere chiariti per poter assicurare ai club la fattibilità e sostenibilità economica del progetto, come la ri-funzionalizzazione di parte del Meazza e le volumetrie accessorie correlate al nuovo stadio”, si legge nel comunicato. E proprio il tema del Meazza è tornato al centro del discorso.

Nei primi progetti presentati, la demolizione dell’attuale impianto non era in discussione: Manica salvava il prato di San Siro, usandolo come tetto del centro commerciale, mentre Populous avrebbe costruito al suo posto il nuovo museo di Inter e Milan, con l’entrata che coincide con il cerchio di centrocampo dello stadio di oggi. I piani però rischiano di dover essere rivisti a breve.

La certezza è che San Siro non può rimanere in piedi com’è adesso, spiega la Gazzetta dello Sport. Tra le ipotesi, c’è quella di trasformarlo in un’arena più piccola, che possa ospitare ad esempio il calcio femminile o le giovanili, dato che il Comune insiste molto sulla vocazione sportiva dell’area di San Siro. Tuttavia, è una opzione tutt’altro che facile, anche perché rischia di alzare notevolmente i costi.

L’altra idea è quella di conservare il profilo storico, riconvertendo l’impianto in una zona commerciale, che sembra più vicina ai piani delle società. Inter e Milan analizzeranno le opzioni, mantenendo al centro la sostenibilità economica del progetto. Demolire San Siro costerebbe “solo” 45 milioni, l’eventuale riconversione potrebbe alzare i costi a 200-250 milioni, allungando anche i tempi dei lavori.

Sullo sfondo resta sempre l’opzione B, a cui Inter e Milan hanno aperto ufficialmente negli ultimi giorni: l’ipotesi di trasferirsi a Sesto San Giovanni, pur dovendo rivalutare comunque il progetto, è ora presa in considerazione dai club.

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2 COMMENTI

  1. “Demolire San Siro costerebbe “solo” 45 milioni, l’eventuale riconversione potrebbe alzare i costi a 200-250 milioni, allungando anche i tempi dei lavori”. In pratica, nella migliore delle ipotesi, i costi per Milan e Inter aumenteranno di 200 milioni, robetta da nulla…
    E al contempo i ricavi diminuiranno moltissimo dato il dimezzamento delle cubature rispetto al progetto originario (e a quanto prevederebbe la legge sugli stadi…). Senza contare magagne tecniche-burocratiche di ogni tipo, allungamento tempi di chissà quanto, la diminuzione della concessione e pure il dover sottostare “alla guida del Comune”.
    Mi chiedo chi sano di mente accetterebbe mai di metterci 1,2 miliardi a queste condizioni?! Forse dovremmo chiederlo al Comune…
    Questo progetto, ahimè, è già defunto.

  2. Un centro commerciale tra il cemento: orrendo
    un’arena, col campo rialzato al secondo anello: tribune lontane dal campo come se ci fosse un campo di atletica, non serve dire altro.

    E oltre quello, chissà che bello quel piazzale occupato da 2 stadi…
    Entrambe le soluzioni sono senza senso…
    O si butta giù tutto, o si lasci San Siro inutilizzato e il nuovo stadio lo si faccia altrove…
    Magari tra 50 anni lo si utilizzerà per riempirlo di spazzatura

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