Scaroni nuovo San Siro – «Ci muoveremo all’interno della legge sugli per trovare un punto di incontro con il Comune. Il punto fondamentale è l’urgenza, abbiamo urgenza di dotare Milan e Inter di uno stadio per tornare competitive, è fondamentale. Ci vorranno tre anni, quindi serve partite subito».
Così il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha parlato del tema San Siro durante il Sport&Business summit, organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 Ore. «Il Consiglio Comunale ha chiarito due punti importanti, cioè che ristrutturare San Siro non è possibile e che serve un nuovo stadio. Le condizioni che hanno fissato saranno oggetto di discussioni col Comune, perché alla fine sarà la Giunta a decidere».
«Abbiamo chiesto cubature per attività che siano coerenti con lo stadio – ha proseguito Scaroni –, ad esempio per un albergo simile a quello della Juventus. Mi auguro che ci sia una comprensione delle nostre esigenze economiche, non è facile attirare 1,2 miliardi di investimento se non c’è un ritorno. Non è facile costruire uno stadio che si ripaga da solo, il nostro stadio costerà 600 milioni e deve avere un suo ritorno», ha spiegato.
«È giusto che il Comune voglia far seguire bene i processi del progetto del nuovo stadio, non sono stupito. Mi sarei solo aspettato più entusiasmo», ha aggiunto ancora il presidente del Milan. «Avere lo stadio più bello del mondo dovrebbe piacere a tutti. Mi sarei aspettato maggiore entusiasmo ma forse arriverà. Tra un anno a che punto saremo? Parleremo di un progetto approvato, una progettazione esecutiva realizzata e quindi saremo pronti per partire», ha concluso.
Marco Spinelli.L’unica urgenza che esiste attorno alla costruzione del nuovo stadio milanese è quella del fondo Elliot che vuole avere in mano al più presto lo strumento per togliersi dal groppone le perdite del Vecchio Diavolo.