Uva razzismo – «Alcune società sembrano minimizzare? È un fatto grave, nel senso che le società devono prendere decisioni, possono se revocare l’abbonamento a un tifoso oppure non farlo più entrare in casa propria. Bisogna applicare questa regola. Mi sembra sia stata applicata da pochissime società».
Con queste parole, il vicepresidente della UEFA Michele Uva è intervenuto sul tema razzismo a margine del Sport&Business summit, organizzato da 24ORE Business School in collaborazione con Il Sole 24 Ore. «I buu a Balotelli sono l’ennesimo atto di razzismo che sta accadendo da un anno a questa parte. L’Uefa ha regole strette che vanno rispettate, mi sembra che anche la Figc le stia seguendo».
«Le regole vanno solo applicate – ha proseguito Uva –, poi la stupidità delle persone è sempre una cosa da combattere, non li vogliamo all’interno degli stadi, quindi bisogna passare dalle regole ai fatti. C’è bisogno di più coraggio da parte di tutti nell’applicare le regole e far capire a queste persone che non sono gradite all’interno degli stadi».
«All’estero c’è determinazione nel capire che il razzismo è un problema, nel non minimizzarlo e di affrontarlo. Gli episodi derivano non solo dalla cultura all’interno degli stadi, purtroppo è una cultura che si materializza nelle strade e grande responsabilità ce l’hanno anche i nostri politici», ha aggiunto ancora il vicepresidente della UEFA.
«La responsabilità – ha concluso – è anche persone che continuano a creare una barriera tra tutte le persone, quando invece tutti sono uguali. Il razzismo è un problema generale, anche in Inghilterra sono successi analoghi a quelli italiani e in tante altre nazioni d’Europa. Tutte le nazioni hanno le loro regole e vanno applicate, bisogna avere la forza di farlo. Dobbiamo fare in modo che lo stadio diventi veramente un posto di calcio e di divertimento».