Valore naming rights stadi – La società di consulenza statunitense Duff & Phelps’ ha realizzato uno studio sui naming rights degli stadi dei maggiori club europei. In particolare, è stata stilata una classifica che ordina le varie società calcistiche sulla base della cifra che potrebbero ricavare in caso di accordo per la vendita dei cosiddetti diritti di denominazione.
Lo studio, condotto nel terzo trimestre del 2019, ha utilizzato metriche precise per arrivare a una stima dei valori: informazioni disponibili al pubblico sugli sponsor di maglia, valori degli sponsor tecnici, follower sui social network, diritti TV e valori dei naming rights attuali, oltre ai risultati sportivi delle varie società nel corso delle ultime stagioni.
La prima posizione di questa speciale classifica è occupata da Real Madrid e Barcellona. Per entrambi i club, si stima che la cessione dei naming rights possa portare ricavi per 36,5 milioni di euro a stagione. Le due spagnole precedono in graduatoria il Manchester United, che grazie a Old Trafford potrebbe ottenere fino a 30,5 milioni a stagione.
Le prime dieci posizioni sono occupate da club che appartengono ai principali campionati europei. Dominano le inglesi con sei società (oltre allo United, anche Manchester City, Tottenham, Liverpool Chelsea e Arsenal), seguite dalle due spagnole. Un club a testa per Germania (Bayern Monaco) e Italia: la Juventus potrebbe incassare 18 milioni annui da questa operazione di sponsorship.
Dal punto di vista degli accordi, solamente la Bundesliga presenta una percentuale alta di club che hanno siglato intese per la cessione dei diritti di denominazione (80%). Segue la Premier League, con il 30% delle società che ha siglato contratti di questo tipo. Il 10% in Serie A e in Ligue 1, mentre la Liga chiude con il 5%.
Michael Weaver, responsabile della valutazione EMEA presso Duff & Phelps’, ha dichiarato: «Naturalmente, comprendiamo che altri fattori sono coinvolti nel processo decisionale relativo alle modifiche del nome dello stadio; i tifosi esercitano un’enorme influenza e in Spagna, Italia e Francia gli stadi sono spesso tradizionalmente accostati a nomi di ex presidenti o ex tesserati dei club».
«Tuttavia – ha aggiunto Weaver –, il potenziale guadagno economico per le società calcistiche, indipendentemente dalle loro dimensioni, è difficile da ignorare. I brand devono muovere questi passi prima che il mercato inizi a prosperare davvero».
Sono un po’perplesso su quelle cifre
La Juventus ha venduto a SPORTFIVE (oggi Lagardere Sports and Entarteinment) nel 2008 i naming rights, durata 12 anni, a partire dal 2011, per 75 mln, di cui 42 pagati nel 2011 e gli altri in 24 rate semestrali costanti, annualmente per un importo di 2,75 mln.
Per SPORTFIVE l’affare consisteva nel rivenderli maggiorati, ma fino al 2017 (cioè in 9 anni) non ha trovato nessuno e solo nel 2017 ha trovato l’ALLIANZ che ha acquisito i diritti per 5 anni a 3 milioni l’anno.
Cifre un po’ diverse dalle valutazioni dell’articolo e non esattamente un affarone per SPORTFIVE.
Ora il 2017 dell’accordo ALLIANZ non è la preistoria.
Si tratta di 2 anni fa.
Se oggi questi naming rights varrebbero secondo Duff & Phelps 18 milioni all’anno, come potevano valere appena 3 milioni all’anno 2 anni fa?
Misteri.
O social misteri…
Vero, sono studi che valgono quello che valgono.
Certamente Allianz era in posizione di forza nella trattativa con Lagardere e ha strappato un buon contratto.
C’e’ anche da dire che Sportfive ottenne non solo i naming rights, ma anche la commercializzazione di parte dei posti premium (sky boxes e altri). Difficile (almeno per me) fare stime, ma non dovrebbero essere noccioline.
Sicuro e’ che non vedo la fila di sponsor importanti per la Juve. Devono ancora trovare lo sponsor per retro-maglia, manica e tappetini virtuali (sembra che 1/4 siano di Jeep con il nuovo accordo).
Qualcuno disposto a metterci due soldi ci sara’ di sicuro, ma probabilmente piu’ che svendere gli spazi preferiscono tenerli vuoti. Non so se sia giusto o sbagliato.
Quello che e’ certo e’ che Cristiano Ronaldo e un percorso europeo sopra le aspettative dovrebbero essere le calamite per attrarre partner commerciali. Vedremo.
E’ chiaro che i Naming Rights siano difficili da quantificare, ma se per 12 anni la Juve ha percepito da Sportfive circa 75 milioni (circa 6,25 milioni annui) è altrettanto chiaro che dopo 12 anni, e un incremento pazzesco a livello globale , nonchè social media, un eventuale nuovo accordo porterà decisamente molti più soldi nelle casse della Juve! Basta solo vedere da Nike ad Adidas nel giro di 12 anni si è passati da 15 milioni a 51 fissi+bonus o NewHolland/Jeep da 11 milioni a 43+bonus con un incremento in questi 12 anni tra il 250%/300%, il che ci porta ipoteticamente, visto che non abbiamo la sfera di cristallo a poter stimare che un eventuale nuovo sponsor o il rinnovo di Allianz a quota 18/20 milioni.
La Juventus può solo crescere nei ricavi commerciali (merchandising, sponsor regional o global..) Diritti Tv per 3 anni sono bloccati e dipendono dai risultati sportivi, lo stadio direi che è saturo ed è difficile immaginare ulteriori rialzi. Ecco perchè a livello Europeo sarà difficile per la Juve competere con le spagnole e inglesi partono da ricavi da stadio e diritti tv nettamente superiori. L’unica “salvezza “per Juve ma anche inter e milan sarà una SuperLega Europea che aumenti i ricavi dai media.
Vale forse la pena ripetere che 2 anni fa, Anno Domini 2017, non nel 1950, l’Allianz ha comprato i diritti per 5 anni a 3 (TRE) milioni l’anno.
Nel duemilaediciassette.
DUE ANNI FA.
E non ha “stimato”. Li ha COMPRATI.
E glieli hanno VENDUTI a quel prezzo.
Due ani fa e per 5 anni.
Non saprei dire se i fantomatici social, che peraltro non portano un baiocco, a meno che non li portino in nero, ma non certo sono baiocchi che si vedono nei bilanci dei Club, in due anni siano aumentati così tanto.
Così come i fantomatici 400 milioni di “tifosi” che vantano Milan, Inter, Juventus nonchè tante altre, che invece sono quelli del proprio Paese più qualche decina o centinaia di migliaia in tutto il resto del mondo.
Decne centinaia di MIGLIAIA, non MILIONI, MIGLIAIA.
Riprendo qui una parte di un’intervista rilasciata da Marcelo, terzino del Real Madrid.
“Ricordo quando mi chiamarono e mi dissero “Vuoi giocare nel Real Madrid?”.
Io non sapevo cosa fosse il Real Madrid, ma a prescindere risposi di si, e questa persona di cui non farò il nome mi disse “Allora andrai al Real Madrid”.
(N.B Quando Marcelo andò al Real Madrid aveva 19 anni e non sapeva cosa fosse il Real Madrid . E Marcelo non era un Brasiliano qualunque, faceva il calciatore di professione).
E ancora Marcelo:
“Fino all’età di 16 anni non sapevo minimamente cosa fosse la Champions.”
I “tifosi” che poi sono definiti così quelli che almeno saltuariamente guardano una partita di calcio, sono stimati grosso modo in 800/900 milioni in tutto il mondo.
Ma il tifoso segue una squadra del suo Paese.
Provi uno a pensare a quanti tifosi Italiani ha il Bayern.
O Francesi, Spagnoli, Inglesi, Portoghesi ecc…
In Italia si sa, meno di 10.000.
Sono numeri di decine o centinaia di migliaia, non di decine o centinaia di milioni.
Un po’ di più (5,6 7 volte) ne hanno il Real, il Barcellona e qualche squadra di Premier, che è un po’ seguita anche all’estero.
Ma sempre numeri di quelle dimensioni.
Gli stessi “followers” tanto decantati, sono così “followers” che in un anno sono stati 484mila quelli che hanno visitato il sito della Juventus, la loro squadra del cuore, almeno una volta.
Di guardare le partite della loro squadra, neanche parlarne.
Ivan Gazidis, Amministratore Delegato del Milan, in occasione dellla pubblicazione del bilancio, qualche giorno fa, ha dichiarato che il Milan ha 400 milioni di tifosi nel mondo
Steven Zhang, (Zhang Kangyang il suo vero nome), Presidente dell’Inter, nel suo discorso relativo alla pubblicazione del bilancio, una settimana prima, ha vantato 385 milioni di tifosi dell’Inter.
Un paio di settimane prima la Juventus aveva vantato 423 milioni di tifosi nel mondo.
Se queste centinaia di milioni di “tifosi” – che significa “appassionati” – esistessero veramente e spendessero in media 2 EUR all’anno, ossia meno di 2 caffè in tutto l’anno per la loro “squadra del cuore”, porterebbero ricavi aggiuntivi di 800 milioni a ogni Club.
Ricavi che però non esistono.
E neanche un decimo di quei ricavi esiste.
E neanche un cinquantesimo.
E tuttavia il popolo “social” crede fermamente a queste centinaia di milioni di tifosi.
Una volta l’abuso di credulità popolare era un reato penale.
Poi l’hanno depenalizzato.
E si sono aperte le cateratte.
Marco Spinelli.M davvero la Juve becca così poco per dare il nome del proprio stadio ad uno sponsor qualsiasi.Se devo beccare anche dei soldi dando un nome allo stadio dove abitualmente gioco avrei fatto qualcosa più in linea con la tradizione sportiva della squadra.Avrei organizzato annualmente una lotteria(5/10 per biglietto) tra i tifosi, al fortunato estratto una percentuale sul totale dei soldi raccolti e la facoltà di dare il nome allo stadio a suo gusto scegliendolo tra i campioni juventini che ora non sono più in attività.Dare il nome di un giocatore o di un dirigente in maniera definitiva ad uno stadio si fa torto a molti altri campioni che hanno militato nella medesima squadra,cambiarlo annualmente potrebbe essere una forma di omaggio da rendere a che ha reso grande la Juventus e fare felice nel contempo il cassiere,i tifosi juventini potrebbero gradire un’iniziativa di questo genere.
Strano che non si vede l’inter in elenco…..con tutti gli sponsor cinesi che fanno a gara per sponsorizzare l’inter…..come mai non c’e’ l’inter in elenco ?
Forse perchè San Siro è in condivisione con il Milan?