Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, ha concesso una lunga intervista a “La Gazzetta dello Sport”, nella quale ha parlato del mondo rossoblu, dal grande momento della prima squadra, fino alla Primavera capolista, per arrivare ai progetti futuri e ai personaggi chiave nella stagione del Centenario.
«In una stagione così simbolica era giusto fare il massimo affinché non fosse vissuta solo come una celebrazione del passato ma regalasse grandi gioie nel presente. La vittoria sul Bologna ci ha stappato, quelle di Bergamo e contro la Fiorentina lo hanno dimostrato, contro i viola ho visto il più bel Cagliari non solo della mia presidenza ma direi della mia vita. La prima ora di gioco è stata stupenda», ha esordito Giulini.
Tra gli elogi a Maran e ai protagonisti sul terreno di gioco, Giulini ha trovato spazio anche per tornare sulla questione stadio: «La pratica è ferma in Comune da quasi un anno, aspettiamo che ci restituiscano la palla», ha sottolineato il presidente del Cagliari.
Poi, un commento sulle novità del mondo del calcio: «Il Var è utile anche se qualcosa va rivisto. Il suo uso maggiore o minore dipende secondo me dalla qualità e dall’umiltà dell’arbitro. Se è sicuro di ciò che ha visto capisco che aspetti una comunicazione per tornare sui suoi passi, ma se ha dubbi dovrebbe essere lui il primo a voler rivedere l’azione. Nella prima partita abbiamo perso col Brescia per un fallo di mano fischiato a Cerri girato di spalle, qualche settimana dopo l’Ifab ha spiegato che quello non può essere considerato più fallo. Ma è possibile cambiare le regole in corsa?».
In chiusura, Giulini dice la sua sulla possibilità di una Super Champions: «Ci sono due cose fondamentali da non dimenticare mai: la salvaguardia dei tornei nazionali e la meritocrazia, cioè la possibilità per chi lo ha conquistato sul campo di partecipare. Come è successo quest’anno per l’Atalanta con la sua prima Champions League».