In questa stagione il Var è intervenuto già 52 volte, “troppo”. Lo ha detto il designatore di Serie A, Nicola Rizzoli, che ha fornito un po’ di numeri durante l’incontro arbitri-capitani organizzato dalla Figc. “Quest’anno siamo già a un intervento quasi ogni due partite, mentre l’anno scorso a questo punto della stagione il rapporto era uno a quattro. “Significa che non stiamo arbitrando bene – ha aggiunto Rizzoli – ma questo anche perchè il regolamento è cambiato ”
“Il Var non nasce per eliminare gli errori, ma per restituire credibilità allo sport più amato”, ha proseguito Rizzoli. “Questo deve essere il nostro obiettivo comune, senza dimenticare che alcune novità non sono state ancora digerite. Il Var ricordo che è entrato in vigore solo nel 2018, mentre l’Italia in via sperimentale l’ha introdotto nel 2017. Insomma, siamo solo alla terza stagione e migliorerà certamente. Non possiamo chiarire l’applicazione delle regole se di base non conosciamo le regole. Altrimenti facciamo delle polemiche sterili”.
“Stiamo veicolando tutti, con i nostri comportamenti, un messaggio sbagliato. È il capitano che deve prendere più responsabilità e peso proprio per evitare le proteste dei compagni. Se voi tutti ne parlate e ragionate, sarebbe più facile. Se ci andasse solo il capitano dagli arbitri, io li obbligo a parlare ancora di più e spiegare la decisione”, ha aggiunto.
Sul fallo di mano, Rizzoli ha spiegato: “Nel vecchio regolamento, quando si parlava di fallo di mano si parlava di volontarietà, adesso si parla di tocco. Oggi, o resettiamo questa parola o ci creerà dei problemi. Questo non significa che i falli di mano non debbano essere interpretati, ma in quanti conoscono le regole?. La mia sensazione – ha aggiunto – è che non tutti hanno capito quello che abbiamo detto a Coverciano a inizio stagione. Forse saremmo dovuti andare in ogni società a spiegare il regolamento e di questo faccio mea culpa”.