Una partita da 8 miliardi di euro. È quella che aspetta la Serie A sul tema diritti tv con Mediapro, con il canale di Lega. Il gruppo cinese-spagnolo, infatti, ha messo sul piatto 1,3 miliardi a stagione per il triennio 2021/24, con la possibilità di un rinnovo automatico per le successive tre stagioni, come spiega Il Sole 24 Ore.
Le cifre sono quelle già emerse: 1.050 milioni di euro annui più 55 milioni per gli archivi e un budget di 78 milioni per la produzione e la distribuzione del canale. Se venisse superata la soglia dei ricavi, per i primi 100 milioni il 75% andrebbe a Mediapro e il 25% alla Lega Serie A, oltre i 100 milioni la proporzione sarebbe del 25% a Mediapro e 75% alla Lega. Tuttavia basterà raggiungere quota 973 milioni di euro di ricavi al 2023 per far scattare il rinnovo automatico per il triennio 2024/27.
Tra le altre cifre, Mediapro mette sul tavolo non una garanzia bancaria a prima richiesta come fideiussione, ma il pagamento di acconti come minimo anticipato di 200 milioni, mentre in caso di mancata realizzazione del canale è previsto un importo di 30 milioni, dalla Lega Serie A a Mediapro come break up fee.
Per far quadrare i conti, una delle ipotesi nel business plan di Mediapro, spiega Il Sole 24 Ore, è quella di abbonati per oltre 4 milioni al 2021 con Arpu fra i 27 e i 34 euro oltre a 50-70mila esercizi commerciali con Arpu superiore ai 200 euro. Numeri importanti, considerando che il massimo di clienti abbonati alle pay tv in Italia è stato 3,7 milioni nel 2016/17 tra Sky (2,2 milioni) e Mediaset Premium (1,5 milioni). Rimane tuttavia ancora da chiarire il modello di vendita, seppur la proposta sembra più strutturata verso un B2C o un B2B2C.