Due milioni di euro netti fino al 30 giugno, più 4 milioni netti per la prossima stagione prossima. Sarebbe questa, secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, l’offerta che Paolo Maldini e Zone Boban avrebbero recapitato all’agente di Zlatan Ibrahimovic, Mino Raiola, per convincere l’attaccante svedese a vestire nuovamente la maglia rossonera.
Zlatan, secondo quanto riportato dal quotidiano milanese, avrebbe però preso tempo, rispondendo che gli servirà una decina di giorni per decidere. A inizio dicembre scioglierà le riserve, considerato che anche Bologna e Napoli sembrano fare sul serio per accaparrarsi lo svedese.
Comunque andrà a finire la vicenda Ibra, però, non scioglierà lo stallo nel Milan. Se Ibrahimovic dovesse arrivare (e al momento non è affatto scontato), sarà perché l’ad Ivan Gazidis avrà derogato alla sua linea, accontentando Maldini e Boban, e finendo per convincersi di una soluzione che in realtà non voleva.
Al contrario, secondo il Corriere della Sera, Gazidis vorrebbe accelerare sulla strada che ha individuato: il modello che cita ai suoi collaboratori è quello dell’Atalanta, per costanza di risultati, gioco espresso, corsa, intensità e, non ultimo, monte ingaggi.
Se questo è quello che ha in testa Gazidis, Ibra non sembra esattamente la prima pietra del percorso. E se invece alla fine lo svedese non dovesse arrivare, significherà che Gazidis si sarà imposto, ma Boban e Maldini non la prenderanno bene. Con conseguenze tutte da scoprire.
La proprietà, il fondo Elliott, non è pregiudizialmente contrario all’acquisto di Ibra, non lo era stato neanche un anno fa: rappresenterebbe un’eccezione accettabile nella speranza di raddrizzare la stagione.
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