Base d’asta 100 milioni di euro. Ecco quanto vale San Siro secondo una perizia dell’Agenzia delle entrate, come riportato dall’edizione di Milano del quotidiano Repubblica.
Il Comune aveva infatti richiesto una valutazione del Meazza e dell’intera area all’interno delle recinzioni. Una richiesta partita la scorsa primavera, quindi ancora prima che Inter e Milan presentassero ufficialmente la proposta per il nuovo impianto all’amministrazione comunale.
Tra i dubbi presentati dai tecnici nella Conferenza dei Servizi, in seguito all’analisi del masterplan dei club, era tra l’altro presenta la considerazione che le società non avessero considerato «il valore patrimoniale dello stadio esistente» da tenere invece in considerazione. Una cifra che quindi dovrà essere assicurata al Comune, anche per evitare l’intervento della Corte dei Conti, tema più volte sottolineato dal sindaco Sala.
La cifra ufficiale così ora è stata stabilita: 100 milioni è il “prezzo di mercato” del Meazza, cifra che tuttavia, nel caso si parlasse di cessione del solo diritto di superficie come richiesto da Inter e Milan, sarà inferiore. Tanto che nel 2006 l’Agenzia del territorio aveva considerato il costo del diritto di superficie per 99 anni pari a 68,5 milioni di euro, mentre secondo una vecchia ipotesi formulata dai club la valutazione integrale di San Siro era pari a 44 milioni.
“La valutazione di San Siro? Sinceramente nelle ultime settimane abbiamo sentito valutazioni che cambiano. A inizio estate si parlava di 50 milioni, poi di 70 e adesso 100. Sono valutazioni che non sono state messe sul tavolo oggi e non abbiamo riscontro oggettivo su da dove arrivino”, ha commentato l’ad dell’Inter Alessandro Antonello, al termine dell’incontro con Milan e Comune sul tema San Siro. “Ci saremmo aspettati la presenza del sindaco, però il tavolo è stato assolutamente proficuo e abbiamo toccato tutti i temi che era necessario toccare e andiamo avanti ugualmente”, ha concluso.
ha quel valore finché ci sono squadre che ci vogliono giocare. se le squadre dovessero decidere di andare altrove il valore si azzererebbe se non andare in negativo addirittura.
da valutare al limite le penali che dovrebbero pagare le squadre col contratto attuale sottoscritto
Marco Spinelli.Se dovesse concretarsi la ventilata cessione del Milan al mega miliardario francese Arnault non credo proprio che questo signore decida di costruire uno stadio in coabitazione con i cugini bauscia,più facile che decida che il Vecchio Diavolo debba avere una cittadella dello sport tutta sua con il criterio in cui stadio,campo di allenanmento,area commerciale siano un tutt’uno per avere quei ritorni economici spalmati sull’intera settimana.Ci credo poco che i tifosi, tolti i giorni in cui si giocano le partite ,poi frequenteranno in massa Intermilandia, mitica cittadella dell’intrattenimento che sta nei sogni degli Scaroni e degli Antonello.
se vuoi fare un tutt’uno lo devi fare in una zona sperduta fuori città, con evidenti svantaggi per la parte commerciale della struttura, sarebbe un clamoroso flop annunciato