Parma bilancio 2019 – Il Parma ha depositato nei giorni scorsi il Bilancio di esercizio al 30 Giugno 2019 – chiuso con una perdita di 9 milioni –, comprensivo del Bilancio consolidato, riferito alla stagione sportiva 2018/19 e la relativa Relazione sulla Gestione, approvati dall’Assemblea dei Soci dello scorso 12 Dicembre.
«Il bilancio – si legge nel comunicato del club –, relativo alla stagione conclusasi con il raggiungimento dell’obiettivo stagionale – ossia il mantenimento della categoria – è il primo bilancio chiuso dal Parma Calcio 1913 in Serie A ed il conto economico ne riflette le conseguenze nel confronto rispetto agli esercizi precedenti».
In particolare, la partecipazione al campionato di Serie A ha avuto un significativo impatto sul valore della produzione, che si assesta a 60,2 milioni di euro, rispetto agli 11,4 milioni dell’esercizio precedente. Nello specifico, spiccano i ricavi relativi alla commercializzazione dei diritti audiovisivi, che passano da 1,4 a 35,6 milioni nel 2018/2019.
Crescono in modo significativo anche i ricavi commerciali che sfiorano i 9 milioni, raddoppiando rispetto alla stagione precedente, e i ricavi da ticketing (abbonamenti e biglietti) che si attestano a circa 4 milioni, rispetto agli 1,7 milioni della Serie B.
Crescono in contemporanea anche i costi totali del personale, che passano dai 19 milioni del 2017/2018 ai 37,7 milioni del 2018/2019, con la crescita principale che riguarda la voce “salari e stipendi”. Il rapporto tra costo del lavoro e valore della produzione è notevolmente migliorato rispetto alle stagioni precedenti: l’incremento dei ricavi è stato più che proporzionale rispetto alla crescita del costo del personale.
«Nel mese di luglio – spiega il club – è stato approvato dal CdA ed avviato a implementazione il Business Plan 2019-2022 la cui linea guida principale prevede di procedere con un iniziale significativo investimento per l’acquisizione di calciatori di proprietà e l’abbassamento dell’età media della rosa.
Coerentemente a tale strategia, gli azionisti si sono impegnati a garantire l’immissione di risorse per € 25,5 Milioni nel prossimo biennio (€ 17 Milioni nella stagione 19/20 e € 8,5 Milioni nella stagione 20/21) e sulla base di queste risorse è stata impostata la Campagna Trasferimenti estiva 2019/2020, che ha comportato complessivamente un aumento del capitale investito di € 64,6 milioni derivante da acquisizioni (inclusi costi accessori) ed incrementi per € 67,1 milioni e cessioni per € 2,5 milioni.
Coerentemente a tali impegni Nuovo Inizio S.r.l. ha effettuato nel mese di settembre un versamento a titolo di finanziamento soci di importo pari a Euro 9 Milioni, che verrà convertito in capitale entro il 31 Gennaio 2020, tramite un aumento di capitale a cui si è impegnato a partecipare pro-quota anche il socio Link International».
Certo che, rispetto a questa vostra simulazione di un anno fa (www.calcioefinanza.it/2018/12/24/ripartizione-diritti-tv-serie-a-2018-2019/), di diritti tv il Parma prende praticamente 10 milioni in meno! Mi chiedo quali possano essere le ragioni; il peggioramento della classifica nel girone di ritorno ha sicuramente inciso, ma non basta a spiegare una simile differenza.