Premi finora per oltre 120mila euro e un valore commerciale che supera decisamente il milione di euro. Sono queste le cifre del business di Dominik Paris, il 29enne carabiniere di Merano sempre più protagoniste nella Coppa del Mondo di sci.
Gli ultimi successi a Bormio gli hanno consentito di diventare il discescista italiano con più vittorie in Coppa (14), superando così Kristian Ghedina e puntando ora i big della velocità nella storia. Trionfi che gli hanno garantito grande visibilità, oltre a portare a casa una discreta fetta di premi.
Quanto guadagna Dominik Paris, i premi
Finora infatti ha incassato 120mila euro circa in premi, secondo nella Coppa del Mondo dietro al francese Alexis Pinturault: i due secondi posti a Lake Louise sono valsi circa 17.500 euro l’uno, mentre il doppio successo a Bormio è valso complessivamente circa 77mila euro. Ancora lontano il primato personale della passata stagione, con 337mila euro incassati: dal 2011, Paris ha guadagnato dai premi della Coppa del Mondo complessivamente 1,2 milioni di euro:
Stagione | Premi |
2011 | 16.127 |
2012 | 125.931 |
2013 | 33.189 |
2014 | 196.845 |
2015 | 154.182 |
2016 | 179.349 |
2017 | 78.781 |
2018 | 337.034 |
2019* | 121.600 |
TOTALE | 1.243.038 |
Dati in euro | |
Fonte: elaborazione CF su dati Fis-Ski | |
*Stagione in corso |
Quanto guadagna Dominik Paris, gli sponsor
Poi c’è il lato commerciale. «Quanto vale oggi Paris nel mondo degli sponsor? Preferisco non dare cifre. Ma vi assicuro che le richieste arrivano e sono numerose, anche se in certi casi siamo costretti a dire di no: o non si trova la quadra o si tratta di proposte in contrasto con le regole del pool della Fisi», ha spiegato Georg Pircher, che da qualche anno cura gli interessi di Domme, intervistato dal Corriere della Sera.
Secondo il quotidiano, l’azzurro ha un valore attorno al milione e mezzo di euro, forse perfino di più. Il suo sponsor principale ad oggi è la Red Bull, sbarcata nel mondo dello sci ormai da anni e partner di atleti di primo livello come Sofia Goggia, Henrik Kristoffersen e Alexis Pinturault, oltre ai campionissimi già ritirati come Marcel Hirscher e Lindsey Vonn. Poi ci sono gli altri finanziatori, a partire da chi fornisce i materiali come Nordica (di cui è in sostanza l’unico atleta in gara nelle prove veloci), che insieme a Red Bull garantisce la parte più ricca degli introiti, passando poi a Finstral, Uvex e il territorio della Val d’Ultimo, che ritoccano i montepremi delle gare. «Con il consenso dell’atleta, considero solo accordi che permettano a Dominik di sentirsi a suo agio e di apparire come un personaggio della sua terra», ha aggiunto Pircher al Corriere.