Si avvicina il momento in cui Zlatan Ibrahimovic indosserà nuovamente la maglia del Milan. L’attaccante svedese sarà ufficialmente presentato a stampa e tifosi a Casa Milan non appena arriverà in Italia.
Come reso noto dal Milan, infatti, “la Conferenza stampa dell’attaccante si terrà venerdì 3 gennaio a Casa Milan alle ore 10” con diretta televisiva sul Club Channel “Milan TV” e sulla App Ufficiale AC Milan. Ibrahimovic sbarcherà in Italia giovedì per svolgere le visite mediche di rito e poi metterà la firma sul suo nuovo contratto con il club rossonero.
L’accordo tra Ibra e il Milan è stato trovato, come reso noto dalla stessa società, sulla base di un contratto fino al termine di questa stagione, con l’opzione di estenderlo per la stagione successiva.
“Sto tornando in un Club che rispetto enormemente e in una città che amo – ha dichiarato Zlatan Ibrahimovic -. Lotterò con i miei compagni di squadra per cambiare il corso di questa stagione e farò di tutto per centrare i nostri obiettivi”.
I giornali scriveranno (o hanno già scritto) che gli daranno 4, 5 o 6 milioni di ingaggio.
In realtà quello serve per tenergli alto il prestigio, ma non gli daranno un centesimo.
E’ un’operazione a costo 0 con qualche vantaggio per entrambi, ma soprattutto per Ibrahimovic.
Che è un 38enne che due anni fa, già in calo, si è rotto il crociato.
Ha smesso di giocare a calcio ad alto livello ed è andato in USA a fare finta di giocare a calcio e a fare il testimonial di Volvo, siti di scommesse, birre ecc…
Ora è tornato, ma per continuare a fare il testimonial di prodotti commerciali e per prendere i click dei “social” lui ha bisogno di essere sempre un giocatore di calcio.
Poi farlo percepire ai tanti creduloni come ancora un campionissimo non è un problema, basta ripeterglielo, ma bisogna che almeno sia un giocatore in attività in un Club conosciuto e il Milan per quanto disastrato ha ancora un nome di prestigio.
Per il Milan anche va bene.
Non costa niente ed è pur sempre un grande talento anche se ora senza più le gambe di prima, che messo dentro l’ultimo quarto d’ora o (forse) mezzora può sempre tirare fuori qualcosa di buono.
E inoltre gli può anche far vendere qualche maglietta e qualche biglietto in più al botteghino.