Nella giornata di ieri, Brighton e Chelsea si sono affrontate per il 21° turno di Premier League. L’incontro è terminato con il risultato di 1-1 (vantaggio dei Blues e pareggio dei padroni di casa nel finale), ma a fare notizia è l’arresto di tre tifosi, a seguito di insulti razzisti e omofobi.
«Ancora una volta è con rammarico che segnaliamo l’espulsione di due tifosi di casa: uno per insulti razzisti nei confronti dei giocatori del Chelsea e uno per insulti omofobi contro i tifosi del Chelsea», si legge in una nota del Brighton. «Inoltre, un sostenitore ospite è stato espulso per insulti omofobi verso i tifosi di casa. Tutti e tre sono stati arrestati dalla polizia del Sussex fuori dallo stadio e ora verranno perseguiti».
L’amministratore delegato e vicepresidente del Brighton, Paul Barber, ha spiegato: «Se la prospettiva di un’esclusione a vita dallo stadio non è un deterrente abbastanza forte, dobbiamo porci la domanda se i tribunali debbano avere il potere di distribuire punizioni più severe. Il calcio può fare solo questo, e siamo stufi del fatto che reputazione di questo gioco venga offuscata da queste persone».
«Trovo impossibile – ha aggiunto – capire come e perché alcune persone pensino che sia accettabile comportarsi in questo modo, e ancora una volta chiarirò che né il Brighton, né la più ampia comunità calcistica tollereranno il razzismo, l’omofobia o qualsiasi altra forma di discriminazione in qualsiasi momento».
«Vorremmo esortare – ha concluso – tutti i fan a segnalare comportamenti discriminatori simili nel nostro stadio. Continueremo a intraprendere le azioni più forti possibili contro questo tipo di individui. Queste persone non sono le benvenute all’Amex o alle partite di calcio».