La Serie A è diventata la patria del rigore. Nella stagione in corso, gli arbitri hanno assegnato il maggior numero di tiri dal dischetto in un girone d’andata dal 2005/06. Lo scrive il “Corriere della Sera”, spiegando che gli 88 calci di rigore sono più del doppio rispetto a quelli della Premier League.
Nel massimo campionato inglese i penalty sono stati appena 41, esattamente come in Bundesliga, dove però il campionato è fermo al 17° turno. Salendo in classifica si trova la Ligue 1 con 63 calci di rigore assegnati, e al secondo posto – dietro la Serie A – si posiziona la Liga: 74 tiri dal dischetto.
Il Var ha sicuramente contribuito ad alimentare questa tendenza, ma prima ancora bisogna sottolineare la confusione generata – per fare un esempio – dalle nuove regole sul fallo di mano. Doveva essere un chiarimento, nei fatti sono talmente tante le variabili da prendere in considerazione che diventa impossibile, anche per i direttori di gara, decidere con certezza quando è rigore.
Il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, a inizio dicembre raccontò: «Abbiamo avuto un incontro con i migliori allenatori, c’erano Klopp, Guardiola, Allegri, Ancelotti, Zidane. Il designatore Rosetti ha mostrato un fallo di mano, chiedendo loro se fosse sanzionabile o meno. La metà di loro ha detto di sì, l’altra no. Ditemi come può essere chiaro il regolamento. Non sappiamo nulla».
L’analisi – aggiunge il Corriere – è avallata da numeri relativi ad ammonizioni e espulsioni. Anche qui la Serie A occupa il primo posto. Il giallo è il colore del nostro campionato: 1.008 ammonizioni finora (la Premier è ferma a 684), 56 i cartellini rossi contro i 23 degli inglesi.
In mezzo rimangono la Liga spagnola (975 ammonizioni e 44 espulsioni), la già citata Premier League, la Ligue 1 francese (670 cartellini gialli e 45 cartellini rossi). L’ultimo posto – tra i top 5 campionati europei – è occupato dalla Bundesliga, con 581 gialli e 31 rossi.