La trattativa tra Friedkin e Pallotta per l’acquisto della Roma procede spedita, anche se la prima scadenza potrebbe essere prorogata. Come spiegato dalla Gazzetta dello Sport, infatti, potrebbe servire più tempo rispetto a quanto preventivato per chiudere definitivamente l’affare.
Nella giornata di ieri, è proseguito il confronto tra i legali e advisor (JP Morgan) del gruppo Friedkin e di James Pallotta (Goldman Sachs) per cercare di trovare la quadra: al centro soprattutto i dettagli riguardanti l’analisi delle 12 società che fanno parte della galassia Roma e di alcuni contratti ad hoc. L’obiettivo è quello di arrivare alla firma del contratto preliminare entro il 15 febbraio, per poi chiudere l’affare con il closing a fine marzo, al massimo i primi giorni del mese di aprile.
Trattativa che prosegue, quindi, anche se rispetto all'iniziale termine del 26 gennaio che era stato indicato nel contratto di esclusiva firmato a fine dicembre, termine che probabilmente verrà prorogato. La cifra finale sarà sempre tra 750 e 780 milioni di euro, al lordo dei debiti (270) e del prossimo aumento di capitale (150): alla guida della Roma sarà invece Ryan, il figlio di Dan, che si trasferirà direttamente nella Capitale.
Sulla trattativa ieri è intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, noto tifoso giallorosso. "Non so se Friedkin acquisirà la Roma, non lo conosco personalmente ma conosco bene alcune persone a lui vicine. Mi dicono che è un investitore di lungo periodo, non uno speculatore. Dunque ha una strategia e in questa immagino che rientri anche lo stadio, perché oggi non è possibile fare impresa senza uno stadio", le parole del numero uno del Coni.