Nonostante sia tragicamente scomparso ormai da un anno, Emiliano Sala rimane ancora al centro di una disputa tra il Nantes e il Cardiff City, i due club che avevano preso accordi per il trasferimento del calciatore dalla Ligue 1 alla Premier League.
L’ultima novità, svelata da “L’Equipe”, è che il club gallese ha presentato una causa contro anonimi, per determinare le responsabilità del club francese e del suo presidente e proprietario Waldemar Kita, nelle operazioni di trasferimento che hanno portato alla morte del giocatore.
La causa si basa su “una serie di elementi preoccupanti”, in relazione ai termini del trasferimento, ma anche all’organizzazione del volo fatale all’attaccante argentino e al suo pilota, David Ibbotson, il cui corpo non è mai stato trovato. Il Cardiff sottolinea in particolare il ruolo e la responsabilità dell’intermediario Willie McKay, il cui figlio, Mark, aveva ottenuto il mandato di vendita per Sala da parte del Nantes.
Antony Vey, dello studio legale Dupond-Moretti Vey, ha spiegato: «È chiaro che gli intermediari, in primis Willie McKay, fossero attivamente coinvolti in tutte le fasi del trasferimento di Emiliano Sala, nonostante non avessero la licenza da agente sportivo. Il Nantes e i suoi rappresentanti sono complici di questo reato, avendo relazioni con intermediari che sapevano di essere coinvolti illegalmente».
Vey sospetta anche «dell’esistenza di commissioni nascoste e retro-commissioni che dovevano essere pagate a diverse parti». Infine, conclude L’Equipe, il club gallese e i suoi avvocati si stanno interrogando su un possibile “omicidio colposo” da parte del Nantes. «Se venisse stabilito che i dirigenti del Nantes non fossero informati del volo, ma anche del fatto che Willie McKay fosse solito noleggiare voli charter senza autorizzazione, potrebbero essere accusati di omicidio colposo e risultare complici nel reato».