“Dobbiamo lavorare su un livello di processo educativo, la parte migliore del calcio vincerà sempre. Loro sono perdenti nati. Noi dobbiamo attivare meccanismi di identificazione e isolamento con norme sempre più severe. Dobbiamo comunque far sì che la responsabilità sia dei singoli, anche con il ricorso alla tecnologia”: lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina, a margine del premio “Domenico Chiesa” del Panathlon Club Milano, rispondendo ad una domanda sul razzismo nel mondo del calcio.
“Dobbiamo continuare a valorizzare la reale dimensione del nostro sport, del calcio. La capacità di unire popoli e razze. Il calcio è uno – continua Gravina – non dobbiamo assolutamente cadere nelle provocazioni di chi invece tende sempre più a creare spaccature al nostro interno cercando di contaminarlo soprattutto con queste affermazioni legate ad un atteggiamento disfemico, legate ad una grande ignoranza. Toni alti tra tifoserie? Lo diciamo da tanto tempo, purtroppo è un virus che riesce a ripresentarsi. Lo dobbiamo combattere cambiando la cultura e le forme dell’informazione”.
Gravina poi ha parlato anche della Serie A: "L'arrivo di grandi campioni, da qualunque parte essi provengano, aiuta a dare qualità al nostro torneo. È un bellissimo campionato, lo scorso anno a novembre la Juventus aveva quasi chiuso il capitolo scudetto. Quest'anno - analizza Gravina - siamo quasi a febbraio e tre squadre si stanno contendendo il trofeo ma la cosa più bella è che ci sono squadre che stanno lottando anche in fondo alla classifica. Un campionato aperto a livello di scudetto, retrocessione, Champions e Europa League. Devo dire che è un campionato molto affascinante".