Logo Premier League (Photo by Mike Hewitt/Getty Images)

E’ un filo sottile, ma non troppo, quello che lega l’Australia alla massima competizione calcistica inglese per club: la Premier League. Lo spiega il “Guardian”, che racconta di come l’influenza sul calcio inglese da parte di “Macquarie Group Limited” sia cresciuta sempre di più negli ultimi tempi.

Macquarie è una banca d’investimenti che ha rapporti con diversi club di Premier League, e che di recente è emersa come il secondo più grande finanziatore di club dietro a Barclays. Dal 2013, Macquarie stima di aver completato oltre 1,5 miliardi di dollari di prestiti nei principali campionati europei, specialmente in “finanziamento dei trasferimenti” e “monetizzazione dei diritti dei media e delle sponsorizzazioni”.

Qualsiasi club che usufruisca di un mezzo di questo genere, deve segnalarlo al registro imprese del Regno Unito. L’ultimo accordo tra Macquarie e il Wolverhampton, registrato il 13 gennaio, estende la struttura di prestiti da 50 milioni di sterline fino a marzo del 2021.

Ciò significa che parte della somma legata ai ricavi futuri da diritti televisivi – del valore complessivo di 130 milioni di sterline a stagione in base all’ultimo contratto – sono stati trasferiti a Macquarie in cambio di capitale da parte della banca, anche se non è dato sapersi quanto interesse i Wolves pagheranno per ricevere i soldi in anticipo.

Operazioni di questo tipo sono fondamentali per i club. I proventi da diritti tv vengono infatti erogati tre o quattro volte all’anno, ma ci sono spese alle quali i club devono fare fronte che si inseriscono tra un periodo e l’altro, compresi gli stipendi. Da qui l’utilità di poter ottenere subito le somme necessarie, da restituire successivamente con i relativi interessi.

Una mossa, questa, che si presta anche alle operazioni di trasferimento dei calciatori. Per fare un esempio, Macquarie è subentrata nel trasferimento di Mahrez del Leicester al City, anticipando alle Foxes la seconda tranche del pagamento dovuto dai Citizens (36 milioni di sterline su un totale di 60 milioni).

Conosciuto nel settore come “transfer factoring”, questo è diventato un modo sempre più popolare di raccogliere rapidamente finanziamenti per consentire ai club di competere sul mercato dei trasferimenti e gestire i pagamenti degli stipendi, con tassi di interesse stimati almeno dal 6% al 7%.

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