Dovrebbe essere il mese di aprile quello che segnerà ufficialmente il passaggio di proprietà della Roma nelle mani dell’imprenditore texano Dan Friedkin. Lo scrive “MF – Milano Finanza”, spiegando che la due diligence è tecnicamente conclusa e mancano solo alcuni punti da chiarire per il passaggio di consegne tra James Pallotta e il nuovo proprietario del club giallorosso.
Conclusa questa fase, le risultanze verranno poi presentate al Board di TheFriedkinGroup (controllato dalla famiglia Friedkin) che dovrà decidere e presentare un’offerta sulla base del comunicato stampa della Roma diffuso a fine 2019, valorizzata secondo il criterio del fair value e per cui si parla di un affare intorno ai 300 milioni di euro.
In caso di accordo – sottolinea “La Gazzetta dello Sport” – si procederà alla firma del contratto preliminare negli Stati Uniti. Sarà poi necessario ottenere l’ok dell’Antitrust e lanciare l’Opa sulla quota di azioni disponibile per la negoziazione in Borsa.
Se tutto procederà come previsto – ci sono dei tempi tecnici necessariamente da rispettare – tra la firma del preliminare e il passaggio di consegne definitive si arriverà ad aprile. Resta dunque solamente da capire se la situazione di classifica della Roma possa influenzare l’offerta di Friedkin.
Le recenti difficoltà hanno fatto aprire un dibattito sulla possibilità che tra l’imprenditore del Texas e Pallotta potesse avviarsi una trattativa al ribasso, promossa dal primo, visto che la squadra di Fonseca dista ormai sei punti dal quarto posto e dunque potrebbe non centrare l’ingresso in Champions League, con cospicua perdita di introiti e riduzione del valore dell’assett che, nei piani iniziali, portare a Pallotta una plusvalenza di 100 milioni di euro.