La Federcalcio è in contatto col ministero della salute, e al momento – secondo quanto riporta l’ANSA – non vi sono elementi per rinviare le partite di calcio previste nel fine settimane in Lombardia, dopo la scoperta dei primi casi di contagio di coronavirus di italiani, nel Lodigiano.
A seguito del confronto con le autorità competenti non sussisterebbero al momento elementi di criticità tali da giustificare un rinvio; fanno eccezione i comuni oggetto dell’ordinanza, per le squadre e i calciatori che vi abitano (a Codogno sono già stati chiusi gli impianti sportivi). La Figc è in stretto e costante contatto con il Ministero della Salute ed è pronta ad intervenire qualora le condizioni di sicurezza dovessero mutare nelle prossime ore.
Sul tema, resta alta l’attenzione del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. “La situazione è monitorata costantemente, siamo in stretto collegamento con le autorità preposte”, le sue parole all’Ansa. La Lega Pro segue la situazione in particolare in relazione alle partite di Serie C previste nel fine settimana in quelle aree.
Oggi infatti sono stati resi noti i primi casi di italiani contagiati da coronavirus in Italia. Si tratta di sei persone. Uno, di 38 anni, è in prognosi riservata, con insufficienza respiratoria ed è ricoverato all’ospedale di Codogno (Lodi). Le sue condizioni sono ritenute molto gravi. L’uomo si è presentato ieri al Pronto soccorso. Altri due, sono la moglie del 38enne, che è un’insegnante (al momento non lavora) ed è anche in stato di gravidanza e una terza persona che si è presentata spontaneamente in ospedale con i sintomi della polmonite e che si sarebbe vista nei giorni scorsi con l’uomo ora ricoverato a Codogno.