(Photo credit should read LIONEL BONAVENTURE/AFP/Getty Images)

Le giocatrici della nazionale di calcio americana puntano a ottenere 66 milioni di dollari di danni nell’ambito della loro azione legale contro la US Soccer Federtion. E’ quanto emerge, riportano i media americani, da alcuni documenti depositati al tribunale di Los Angeles in vista dell’avvio del processo il prossimo 5 maggio.

Le calciatrici hanno fatto causa alla federazione nel marzo 2019, accusandola di aver istituzionalizzato una discriminazione nei compensi fra le squadre maschili e femminili. In un paio di mozioni presentate giovedì, la squadra nazionale femminile statunitense e la US Soccer Federation hanno entrambi cercato di porre fine alla disputa in corso sulla discriminazione salariale che si è protratta dal 2016. L’USWNT (United States Woman National Team) ha chiesto al giudice di rinunciare a un processo e deporre a loro favore, mentre la Federazione americana ha chiesto che il caso venisse archiviato.

La posizione delle calciatrici si basa sul fatto che la Federazione ha preso decisioni riguardo ai compensi basate esclusivamente su stereotipi di genere, citando le deposizioni dell’ex presidente degli U.S. Soccer Sunil Gulati e dell’attuale presidente Carlos Cordeiro. Quest’ultimo si è così espresso sul tema della disparità di genere: “Sono necessarie pari risorse per il programma delle nostre donne, dalle allenatrici alle strutture di formazione. Non è necessario attendere i negoziati per apportare queste modifiche. Possiamo iniziare ora. È la cosa giusta da fare.”

La Federazione sostiene invece che i pagamenti sono stati effettuati secondo quanto previsto nel contratto collettivo stipulato e che le giocatrici stiano chiedendo un contratto molto diverso che offre loro vantaggi che gli uomini non hanno ottenuto.

Le mozioni, che sono state presentate come parte di una scadenza procedurale, hanno posto le basi per un possibile processo, fissato per il 5 Maggio dal giudice R. Gary Klausner, data in cui la squadra femminile statunitense sarà in piena preparazione in vista delle Olimpiadi del 2020. Entrambe le parti del caso avevano chiesto che fosse fissato ben dopo le Olimpiadi, ma il giudice non ha sentito ragioni fissandolo tre mesi prima dell’inizio dei Giochi Olimpici.

Gli avvocati dell’USWNT hanno presentato una mozione per un giudizio sommario, il che significa che se il giudice riterrà che le giocatrici sono state discriminate non vi sarà la necessità di andare al processo.

Non c’è dubbio che la squadra maschile guadagni maggiori bonus di gioco. Gli uomini possono guadagnare fino a $ 17.625 a partita se vincono, mentre le giocatrici della nazionale statunitense non possono guadagnare più di $ 8.500 da contratto.

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