La diffusione del Coronavirus sta avendo effetti anche sullo sport. Il presidente della Figc Gabriele Gravina, intervenuto alla trasmissione Tiki Taka, ha parlato della gestione del campionato in seguito all’evoluzione del virus.
“Sono state ore di grande attenzione, disponibilità e responsabilità. Siamo concentrati soprattutto nel metterci a disposizione per cercare il miglior modo possibile per creare presupposti di un momento più tranquillo anche se siamo perfettamente coscienti del momento, ma abbiamo la capacità di trovare i giusti anticorpi. Il calcio non deve essere d’intralcio alle attività delle autorità di governo e delle amministrazioni locali”.
Ha poi proseguito dicendo: “Abbiamo cercato di conciliare, nel rispetto di quanto previsto dalle ordinanze, il divieto dello svolgimento di alcune manifestazioni con la possibilità comunque di far svolgere le partite a porte chiuse. La partita di calcio è un evento ma non è fine a se stesso, ha degli spettatori. E’ chiaro che una partita senza spettatori è un evento monco.
Ha poi trattato il tema della mancata possibilità di allenarsi: “Il secondo elemento, forse ancora più importante, è la possibilità di utilizzare comunque le strutture sportive per consentire l’accesso e gli allenamenti, altrimenti correremo il rischio di rinviare altri eventi. Nell’ultimo weekend sono state rinviate oltre 3mila partite e sarebbe un impegno particolarmente gravoso non avere la possibilità di usare le strutture per potersi allenare.
“È un momento di grande difficoltà, l’interesse della competizione sportiva è altissimo ma è altrettanto alta l’esigenza di un paese per trovare la forza per cercare la giusta tranquillità. Siamo pronti a fare del nostro meglio.” ha concluso il presidente della Federcalcio.