Dopo che la Lega Serie A ha ufficializzato nella serata di ieri che Juventus-Inter si disputerà a porte chiuse a causa dell’emergenza Coronavirus, in una nota, la Juventus ha fatto sapere che “ferma restando la validità delle previsioni che disciplinano l’acquisto dei titoli di accesso la società – vista la peculiarità della situazione nazionale – sta valutando iniziative a favore degli acquirenti degli stessi”, senza ulteriori specifiche e ribadendo la validità delle sue condizioni di abbonamento o di acquisto dei biglietti.
Questa comunicazione da parte della società del presidente Agnelli, secondo la quale restano valide le clausole che escludono il rimborso, contenute nelle condizioni di abbonamento o di vendita dei biglietti delle società bianconera, ha prodotto una risposta del Movimento Consumatori, che sostiene la nullità di tali clausole, in quanto vessatorie per contrasto con la normativa che tutela i consumatori.
«A seguito delle azioni e degli esposti del Movimento Consumatori queste clausole – si legge in una nota –, come recentemente affermato dal tribunale di Roma con l’ordinanza del 24 giugno 2019 nell’azione inibitoria del Movimento Consumatori contro la SS Lazio, sono sotto la lente dell’Antitrust e sono state eliminate o modificate da gran parte dei club di Serie A.
“Una grande società come la Juventus – afferma Marco Gagliardi del servizio legale di MC – non può non rispettare quanto previsto dal Codice civile e dal Codice del consumo. E’ tenuta a procedere con un rimborso, a realizzare un gesto che non ha soltanto un valore patrimoniale, anche rilevante, considerato il prezzo dei biglietti e degli abbonamenti, ma anche e soprattutto simbolico, di vicinanza nei confronti di una collettività di persone, con in comune la stessa fede calcistica, che sta vivendo un grave momento di incertezza e ansia.”
L’associazione invita pertanto i tifosi a far sentire la propria voce, ad alzare un coro virtuale indirizzato alla Juventus, perché siano garantiti in tempi rapidi i rimborsi».