Roma bilancio 2019
Tifosi della Roma in tribuna (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

La trattativa per la vendita della Roma che è giunta alle fasi finali ha subito un brusco rallentamento a causa dell’emergenza coronavirus. Mentre i rispettivi staff legali studiano eventuali modifiche alla struttura dell’accordo, James Pallotta e Dan Friedkin sono in continuo contatto sia tra loro che con l’Italia per monitorare la situazione e la sua evoluzione.

Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, la preoccupazione del magnate texano è in parte giustificata visto che fino a due settimane fa attendeva solo la stesura definitiva delle circa seicento pagine dei diversi contratti, per arrivare nel weekend successivo alla firma dei contratti preliminari del valore complessivo di circa 700 milioni. Nel frattempo le tv di tutto il mondo rilanciano le immagini dell’Italia epicentro del coronavirus in Europa.

Dal 23 febbraio si sono susseguiti diversi rinvii dei match di Serie A, a cui hanno fatto seguito le baruffe al vertice del calcio italiano. Da quel giorno le cose sono solo peggiorate, fino a far paventare il rischio che domani la Federcalcio, su invito del governo decida di sospendere il campionato.

L’acquirente della società giallorossa si pone diverse domande vista la situazione. Per quanto tempo durerà l’ emergenza? E quanto si perderà in danni economici? E le tv pagherebbero lo stesso i  diritti tv in caso di stop? E se le cose peggiorassero anche in Europa, cosa succederebbe alle Coppe? Difficile dare torto al magnate nel suo voler vederci chiaro, anche perché il cosiddetto «equo valore» dato alle 12 società della galassia chiamata As Roma, sarebbe necessariamente destinato a cambiare.

In ogni caso, se la situazione si sbloccasse, la Roma assicura che fra il «signing» e il «closing» non passerebbe più di un mese, così da rendere subito operativa la proprietà. Per questo, nei giorni scorsi, la dirigenza del club giallorosso si è riunita in «conference» con il «patto di sindacato» (una trentina di soci), chiedendo sostegno in questa fase delicata.

Oltre all’apprezzamento riservato ai manager giallorossi per la gestione del momento, la maggioranza dei soci vuole sì che l’affare si concluda al più presto, ma non intende far entrare in sofferenza la Roma. Le prime rassicurazioni sono venute da Pallotta, che d’ altronde nel giro di tre mesi ha versato circa 80 milioni come aumento di capitale, assicurando la continuità aziendale.

Titoli di coda sulla Consob, che potrebbe anche aprire un’ inchiesta sull’ anomalo rialzo del titolo giallorosso in Borsa di venerdì scorso (12,6%) per via di voci che davano la trattativa già conclusa. Alla Roma, ovviamente, non aspettano altro, ma il coronavirus, per ora, ha dribbling da fuoriclasse.

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