Perché Rangnick non ha firmato col Milan
Ralf Rangnick (Photo by Maja Hitij/Bongarts/Getty Images)

«Gazidis e Rangnick si conoscono da anni e si confrontano spesso, ma al momento non è prevista una collaborazione. Adesso ci sono priorità più importanti». Con queste dichiarazioni il procuratore di Ralf Rangnick ha parlato dei contatti tra il suo assistito e l’a.d. del Milan Invan Gazidis.

Una versione dei fatti – scrive “La Gazzetta dello Sport” – in linea con le recenti affermazioni dello stesso amministratore delegato, che serve anche a smentire le rivelazioni di Boban, che in un’intervista alla Gazzetta aveva accusato l’a.d. di aver chiuso con il nuovo allenatore senza informarlo.

Tuttavia, nonostante questa ricostruzione, altri riscontri portano a credere come in effetti il club rossonero il 23 dicembre scorso abbia trovato un’intesa con Rangnick per un progetto triennale (con opzione per il quarto anno). È altrettanto vero che una clausola permette ai vertici milanisti di liberarsi, pagando una ricca penale. E proprio quest’ultimo aspetto consente a Gazidis di dire che nulla è deciso sulla svolta tecnica.

Le prossime settimane saranno importanti dunque anche per costruire la nuova gestione. Sotto questo profilo bisognerà vedere come il Milan intende organizzare il nuovo corso. Rangnick ha ottenuto carta bianca sul piano tecnico, ma bisogna capire da chi sarà affiancato: un allenatore, un Ds o un capo scout? Nel prossimo futuro se ne capirà di più.

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