Il Coronavirus sta inevitabilmente cambiando il nostro modo di approcciarsi alla quotidianità e anche il mondo dello sport non ne è esente. Tanti gli eventi cancellati o rinviati negli ultimi giorni, ma a sorpresa tra questi potrebbe essercene uno che al momento sembra ancora piuttosto lontano nel calendario. Si tratta di Wimbledon, il più prestigioso torneo di tennis al mondo, in programma dal 29 giugno al 12 luglio.
Al momento si sta monitorando la crisi sanitaria, non escludendo di dover cancellare l’edizione di quest’anno. Almeno per ora l’organizzazione – il prestigioso All England Lawn Tennis Club (AELTC) – non ha ancora preso una posizione ufficiale. Ma, di fronte all’attuale incertezza, la portavoce del club, Eloise Tyson, ha ammesso che ogni eventualità è al vaglio. “Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità. I preparativi per organizzare il torneo anche quest’anno proseguono – ha dichiarato Tyson – Ma dobbiamo agire con responsabilità, nell’interesse di tutta la società. Se il governo ci chiederà di cancellare questa edizione, la nostra assicurazione ci garantirà di poter rimborsare i titolari dei biglietti e dei pacchetti di hospitality”.
La storia di Wimbledon, l’unico e ultimo Slam giocato sull’erba, risale a più di 140 anni fa e non è mai stato cancellato in tempo di pace. Se il torneo londinese lascia ancora una porta aperta, è molto improbabile, viceversa, che si disputerà il prossimo Roland Garros, in programma in maggio, come ha ammesso lo stesso direttore del torneo, Guy Forget. “Penso che in questo momento la priorità debba essere la salute degli spettatori e dei giocatori – ha dichiarato il n.1 dello Slam francese – Valuteremo tutte le possibilità, ma l’ultima decisione spetterà al governo”.