Coronavirus: cosa succedere alle coppe europee?
Spostare Euro 2020 per dare più spazio ai campionati nazionali per concludere regolarmente la stagione, possibilmente entro il 30 giugno prossimo. Sembra essere questa la direzione presa dopo la decisione di oggi, ufficializzata dall’Uefa, di disputare nel 2021 l’Europeo in programma il prossimo giugno.
Coronavirus: quando riprenderanno i campionati?
In realtà, riporta l’Adnkronos, l’Uefa starebbe spingendo per dare priorità alle coppe rispetto ai campionati. Le ipotesi sul tavolo sono diverse: il 14 aprile è la data più ottimistica per riprendere le gare, mentre la più pessimistica è il 13 giugno, con conclusione dei tornei a luglio inoltrato.
Coppe Europee: il piano dell’Uefa post coronavirus
L’Uefa punta a concludere le coppe con gare di andata e ritorno sia per la Champions (nella migliore ipotesi al via il 5 maggio) sia per l’Europa League (30 aprile), con finali rispettivamente fissate per il 27 e il 24 giugno.
Ipotesi che tuttavia creerebbe non pochi problemi ai campionati per concludere la stagione, anche perché uno degli impegni presi nell’incontro di oggi prevede anche la possibilità di disputare gare europee nel weekend.
Per seguire questa strada, tuttavia, la Uefa avrebbe messo due tematiche importanti sul tavolo: un ritocco al market-pool (ovverosia le cifre distribuite dai diritti tv per le coppe) e una rivisitazione del Fair Play Finanziario, spiega l’Adnkronos.
Le Leghe hanno aderito all’unanimità alla proposta Uefa, tra cui anche la Serie A, seppur il mandato dato alla stessa dall’assemblea fosse quello di dare priorità ai campionati nazionali. Contrarie diverse federazioni, tra cui Italia e Spagna, per volontà di tutelare i tornei nazionali.