Ferrari produzione mascherine ventilatori Maranello
Stabilimento Ferrari a Maranello (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

È un momento di grave emergenza quello che si trova a vivere ormai da qualche settimana tutto il nostro Paese a causa della diffusione ormai sempre più ampia del Coronavirus. Sono ormai migliaia le persone che hanno perso la vita, ma molte di più le persone che sono state contagiate e che si trovano a combattere una battaglia con una malattia che può rivelarsi insidiosa soprattutto per i più deboli.

La Ferrari sembra ormai decisa a dare un aiuto concreto al personale sanitario impegnato in prima linea per aiutare le persone in sofferenza. Soprattutto in Lombardia la situazione è davvero drammatica e gli ospedali sono ormai vicini al collasso.

Proprio per questo la scuderia di Maranello vuole dare una mano concreta: l’azienda è intenzionata a fabbricare nel suo stabilimento parti per gli apparecchi di ventilazione, di cui gli ospedali hanno urgentemente bisogno per tenere in vita le persone ricoverate in terapia intensiva.

Tutto questo può essere reso possibile grazie a una sinergia che consentirà a FCA e Ferrari di lavorare in sincronia,Ferrari e Fca, insieme con il produttore di componenti automobilistici Magneti Marelli. Le aziende stanno così discutendo con la Siare Engineering International di Bologna, numero uno in Italia per le macchine per la ventilazione, per cercare soluzioni e aumentare la produzione di questi apparecchi salvavita.

Per far sì che l’attività possa prendere il via è già stato volto un incontro tra un gruppo di ingegneri di Fca e Ferrari. Le ipotesi allo studio sono al momento due. La prima punta a ottimizzare il processo produttivo, supportando Saire nella logistica e con i fornitori, due aspetti che potrebbero immediatamente spingere la sua produzione. In alternative, si potrebbe esternalizzare parte della manifattura, in particolare di alcuni componenti. La Ferrari ha già dato la disponibilità a usare i suoi impianti a Maranello, e anche in casa Fca si sta valutando dove e in che modo collaborare alla produzione di alcune parti.

Ma l’obiettivo è chiaro: raddoppiare la produzione di apparecchi per la respirazione di Siare, passando da 150 a 300 respiratori alla settimana.

 

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