Intervistato da Il Messaggero, Damiano Tommasi, presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, è tornato a parlare non risparmiando le critiche verso i vertici delle società di calcio italiane, ree a suo dire di non rendersi pienamente conto della gravità dell’emergenza coronavirus.
“Molti presidenti sono come i musicisti del Titanic, che continuano a suonare mentre la nave affonda. In un paese dove mancano infermieri, parlare della ripresa delle attività sportive è un lusso. Non ci siamo resi conto di ciò che sta avvenendo. Se un paese chiude le scuole fino a giugno, non possiamo pensare che possano andare avanti altre attività, come lo sport. Ripeto: si chiudono le scuole, si può chiudere un campionato o più di uno. Sarebbe un bel problema, ma purtroppo queste cose non le scegliamo noi, ma il coronavirus. Che ormai ci ha caricati tutti sulla stessa barca, nella stessa incertezza e con la stessa fragilità”.
Le critiche nascono soprattutto in merito alle ipotesi di tornare in campo per gli allenamenti il prossimo 3 aprile, uno dei primi argomenti che verranno affrontati oggi nell’assemblea a distanza dei presidenti di Serie A. Tommasi ha voluto sottolineare l’impossibilità di rispettare questa data:
“Le nuove date sulla ripresa di allenamenti e campionato? Temo verranno disattese. Nel nord il fenomeno è in continua crescita, così come nel resto d’Europa. Era giusto dare un orizzonte temporaneo, quasi come forma di ottimismo. Ci sta. Ma c’è molto da fare ancora. Non si tratta di essere catastrofisti o ottimisti, cerco solo di essere realista. Ricominceremo, ma in sicurezza. E laddove servirà, rispetteremo misure più severe“.
Il presidente dell’AIC ha poi detto la sua anche sulla possibilità che i campionati si chiudano oltre il 30 Giugno: “Quello sarebbe un bel casino. C’è un’infinità di calciatori che, rispettando le regole, si trovano ad aver firmato per altri club, con decorrenza il primo luglio; ci sono i prestiti, gli svincolati. Il 30 giugno ci sono i bilanci da presentare ed è un problema per i club. Dovrà essere studiato uno scivolo, verrà fatta una moratoria, allungando gli accord”i.