“Questa epidemia prima sembrava un problema cinese, poi nostro, alla fine se ne sono accorti anche tutti gli altri Paesi”, ha detto Urbano Cairo, patron del Torino, ai microfoni di Sky Sport. “Tutto il mondo si è dovuto fermare: oggi il tema è che ci sono paesi in una fase del contagio molto avanzata e altri come la Francia o la Germania in cui deve ancora scoppiare. La diffusione internazionale rischia di essere molto pericolosa e complicata, non sappiamo quando arriveremo al picco”.
“Noi del calcio non possiamo giocare a tutti i costi, mettendo a repentaglio la salute della gente”, spiega il presidente dei granata. “Chiudere tutto entro quella data vuol dire allenarsi a partire dalla metà di aprile, cioè tra una ventina di giorni: per come vedo le cose oggi mi sembra molto difficile”.
“Per altro andare troppo avanti rischia di essere un problema futuro: significherebbe dover far riposare i giocatori ad agosto, anche perché si tratterebbe di chiudere una stagione molto lunga e particolarmente stressante visto quello che sta accadendo. Poi ci sarebbe un mese per prepararsi e si tornerebbe a giocare a ottobre e così si rischia di compromettere non una ma due stagioni. Non ci deve essere accanimento”.