Lo scontro sui diritti tv della Serie A potrebbe partire a breve. Tutto ruota intorno alla possibile ripartenza o meno del campionato, con in ballo l’ultima rata stagionale per gli incassi dalle televisioni.
Come riporta il Corriere dello Sport, l’ultima rata da Sky, Dazn e Img vale 233 milioni, con la sola Sky che dovrebbe mettere sul piatto 130 milioni. Soldi che alcune società di Serie A hanno già scontato, arrivando anche a chiedere un anticipo non solo sulla rata di luglio (la prima della prossima stagione) ma anche su quella di settembre, data la necessità di liquidità nel breve termine.
Intanto gli avvocati delle pay tv si starebbero già muovendo, nel caso in cui dalla Serie A arrivasse la richiesta di pagamento anche senza partite. Sul tavolo c’è l’ipotesi di ricorrere all’articolo 1467 del codice civile, sulla eccessiva onerosità sopravvenuta, considerando che, come i club non pagano i giocatori, allora è naturale che anche gli altri facciano lo stesso.
Da parte di Sky, spiega il Corriere dello Sport, la versione è “non abbiamo interesse a rovinare il calcio italiano”, ma c’è anche il tema abbonati, in costante protesta visto che senza partite continuano a pagare anche per sport e calcio, nonostante alcuni contenuti gratuiti concessi fino al prossimo 3 aprile.
Complessivamente sono state trasmesse circa 2/3 delle partite in programma: Sky ha trasmesso 180 partite su 266, mentre Dazn 76 su 114.
Per questo concludere la stagione resta un tema centrale: evitare lo scontro sui diritti tv è fondamentale, per limitare i problemi anche verso l’asta per il triennio 2021/24.