Verona Setti sequestro
Maurizio Setti, presidente dell'Hellas Verona (foto Insidefoto.com)

«Noi siamo per la ripresa del campionato. Ci piacerebbe giocare. Il taglio degli stipendi ai calciatori? Ci vuole buonsenso da parte di tutti, i giocatori ce l’avranno e si discuterà anche di questo al momento opportuno».

Così ha parlato il presidente dell’Hellas Verona, Maurizio Setti, che ha provato a indicare una strada per la Serie A, bloccata come tutto il Paese per l’emergenza Coronavirus, per la possibile ripresa e la necessità che ognuno faccia la sua parte anche sul fronte economico.

«Il piano “salva calcio”? C’è da fare di più ma è chiaro che tutte le cose andranno fatte passo dopo passo. L’importante è cercare di mettere in sicurezza tutto e finire il campionato», ha spiegato all’ANSA il presidente degli scaligeri.

Sull’ipotesi di una Serie A a 22 squadre, Setti è categorico: «Non è giusto. Ci sarebbero cause infinite e sarebbe anche poco corretto nei confronti di chi sta sotto e ha speso soldi per salire».

Da non sottovalutare anche il rischio di una battaglia con le pay-tv sulla tranche di pagamenti alla Lega che potrebbe saltare a causa dello stop al campionato: «E’ un momento di difficoltà generale, non ci può essere un vincitore. Ci deve essere una sofferenza per ognuno e cercare di fare sistema», conclude Setti.

PrecedenteDjokovic, un milione di euro alla Serbia per l’emergenza Coronavirus
SuccessivoAnche l’Atletico Madrid opta per la disoccupazione parziale per i giocatori