(Photo by Di Yin/Getty Images)

Il presidente della commissione sportiva della Camera dei Comuni Julian Knight ha scritto al governo chiedendo l’introduzione di una tassa a carico dei club della Premier League che, a suo dire, peccano di solidarietà di fronte all’emergenza coronavirus. Lo riporta l’Ansa.

“Esprimo il mio profondo sgomento per la decisione presa da alcuni club della Premier League di mettere i loro dipendenti in disoccupazione parziale, mentre continuano a pagare i giocatori – ha scritto Knight al Cancelliere dello Scacchiere (ministro delle Finanze), Richi Sunak – Questo sistema a due velocità è moralmente inaccettabile, soprattutto se si considerano gli stipendi molto alti pagati a determinati giocatori”.

Knight ha chiesto alla Premier League di raggiungere un accordo con i giocatori entro martedì per consentire salari più bassi. “In caso contrario, propongo che il Ministero del Tesoro britannico consideri, a tempo debito, la creazione di una tassa ad hoc per recuperare una parte sostanziale del denaro pagato dai club ai loro giocatori” ha aggiunto.

La proposta appare riferirsi in particolare a Tottenham, Newcastle e Norwich, tre club della massima serie che hanno scelto di sfruttare il sistema di disoccupazione parziale messo in atto dal governo, che sostiene l’80% delle entrate del personale interessato, fino a 2.500 sterline al mese. D’altra parte, nessuno di questi club, né altri in Premier League, ha finora annunciato sacrifici finanziari dei propri giocatori, anche se tra gli Spurs alcuni dirigenti, incluso il presidente Daniel Levy, hanno anche ridotto i loro stipendi di 20%. Il parlamentare conservatore ha citato Bayern Monaco, Barcellona e Juventus come esempi di grandi club che hanno ridotto gli stipendi dei calciatori per aiutare la società in questo difficile momento.

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