Stamford Bridge (Photo by Bryn Lennon/Getty Images)

Gli stadi della Premier League potrebbero essere trasformati in ospedali ausiliari per aiutare la lotta contro il coronavirus. Numerose squadre, riporta il Daily Mail, hanno dato al NHS il loro benestare all’utilizzo dei loro stadi per occuparsi dei contagiati data l’esponenziale diffusione del virus e lo stop alle attività agonistiche.

Il Tottenham per esempio nei prossimi giorni allestirà nel parcheggio sotterraneo del nuovo stadio un centro per effettuare i tamponi per il coronavirus. Molti infermieri stanno già frequentando corsi di formazione presso l’Etihad Stadium del Manchester City, si vociferava anche che lo stadio dei citizens potesse essere utilizzato come sede di un ospedale da campo.

I cugini del Manchester United hanno messo a disposizione l’Old Trafford e l’area circostante e stanno discutendo con le autorità sanitarie locali su come poterlo utilizzare. Il Theatre of Dreams ha un vasto numero di parcheggi, che potrebbe rivelarsi prezioso come location per strutture mediche temporanee.

Il Chelsea è stato tra i primi ad agire, consegnando l’uso del Millennium Hotel a Stamford Bridge allo staff del NHS. Sono state occupate quasi tutte le 72 camere della struttura. Il club ha aperto alla possibilità di consegnare il Copthorne Hotel nei dintorni dello stadio, qualora il Millennium superasse la capacità massima. Inoltre sono in corso discussioni con il NHS sull’uso di altre strutture nella zona ovest di Londra. L’Arsenal invece continua a discutere con gli ospedali del nord di Londra su come usare l’Emirates.

All’inizio di questa settimana, Sportsmail ha rivelato come il sindaco di Londra Sadiq Khan abbia scritto ai molti club club della città per chiedere personale medico, attrezzature e alloggi. Gli Spurs hanno fornito cure mediche mentre il Watford è stato uno dei primi a offrire supporto agli operatori locali del NHS.

Nel frattempo, il Chelsea ha collaborato con Refuge, l’ente benefico per gli abusi domestici, per fornire supporto alle persone in situazioni di vulnerabilità durante questo isolamento. Emma Hayes, manager della squadra femminile del Chelsea, è tra quelle che prendono parte a una campagna digitale per sensibilizzare e finanziare l’organizzazione benefica. Ha detto: “Sono orgogliosa di rappresentare il club in quest’iniziativa per questa degna causa in un momento così difficile. Spero che questa campagna possa fare la differenza per coloro che hanno bisogno di supporto”.

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