Non ci sono ancora certezze sulla ripresa del calcio. In Italia i club sono divisi, ma in tutti permane comunque l’intenzione di tornare in campo solo se non ci saranno davvero rischi per la salute di atleti e addetti ai lavori. In Premier League, invece, sembrano pensarla diversamente. Addirittura ci sarebbe un club disposto a giocare in Cina le ultime partite di campionato pur di portare a termine la stagione in corso.
Riuscire a inserire in calendario le gare mancanti nelle prossime settimane appare però altrettanto complesso, soprattutto se si vuole evitare di intasare ulteriormente la stagione successiva che si concluderà poi con gli Europei, inizialmente in programma la prossima estate e rinviati al prossimo anno.
L’unica sicurezza in merito al calcio inglese riguarda una decisione che dovrebbe essere ufficializzata proprio in giornata. un ulteriore rinvio oltre il 30 aprile.
In Inghilterra sembrano esserci però meno divisioni rispetto a quanto sta accadendo da noi. Tutti i club, infatti, vogliono concludere il campionato per non perdere i quasi 800 milioni di euro garantiti dalla vendita dei diritti televisivi che viceversa verrebbero rivendicati dai broadacst. E – scrive oggi la rivista Athletic – c’è addirittura una società della massima divisione inglese, di cui però non è stato rivelato il nome, che si è detta disposta a trasferirsi per un mese a 5,000 km di distanza, in Cina appunto, pur di disputare le ultime partite.
Una provocazione che riafferma, ancor più chiaramente, la voglia, condivisa all’unanimità dai 20 club, a non cancellare la stagione, come viceversa è accaduto ieri in Belgio.