La FIFA sta lavorando su più fronti per organizzare il futuro del calcio mondiale, a seguito dell’emergenza Coronavirus, che ha costretto le Federazioni a sospendere quasi tutti i tornei nazionali e le organizzazioni continentali a rinviare le manifestazioni previste per l’estate, da EURO 2020 alla Copa America.
Il focus, per il momento, rimane sulla stagione in corso. L’obiettivo della FIFA è quello di fare in modo che questa prosegua senza intralci anche qualora si dovesse protrarre oltre il 30 giugno, organizzando anche il calciomercato di conseguenza.
Sul tavolo dell’organo di governo del calcio mondiale, inoltre, sono arrivate dal mondo sportivo delle proposte per permettere anche a fondi, o istituti di credito, di acquistare la proprietà di un calciatore, oggi riservata ai club.
Si tratta delle cosiddette “terze parti” o TPO (Third Part Ownership). Con questa proposta una società potrebbe cedere il suo calciatore a un fondo per ottenere liquidità immediata in un momento in cui le risorse scarseggiano.
La FIFA vieta il ricorso alle terze parti nell’articolo 18bis del “FIFA regulations on the Status and Transfer of Players”: «Nessun club può stipulare un contratto che consenta […] a qualsiasi terza parte di acquisire la capacità di influenzare negli ingaggi e nei trasferimenti la sua indipendenza, ole sue politiche o le performance della squadra».
Secondo quanto riportato da “La Repubblica”, la FIFA concederà al massimo la rivalutazione a bilancio dei giocatori. Un sistema utile nel breve periodo a compensare le perdite della crisi, aumentando il patrimonio netto, ma dannoso a lungo raggio.