Quando parla Conte
Giuseppe Conte (Photo Samantha Zucchi Insidefoto)

Prestiti garantiti dallo Stato – Per quanto le banche possano provare ad accelerare, sembra difficile che i prestiti garantiti dallo Stato, introdotti con il cosiddetto Decreto Liquidità, possano essere erogati in tempi stretti.

In primo luogo perché buona parte delle misure introdotte dovranno prima ottenere il via libera della Commissione europea che, comunque, dopo aver pubblicato il Temporary framework, dovrebbe pronunciarsi in tempi abbastazna rapidi.

Allo stesso tempo, per quanto riguarda i prestiti alle grandi aziende garantiti dalla Sace, sarà necessario attendere un decreto attuativo da parte del ministero dell’Economia e delle finanze (Mes).

Infine, fatti salvi i prestiti a professionisti, partite Iva e PMI fino a un massimo di 25 mila euro (garantiti al 100% dal Fondo centrale di garanzia per le PMI), in tutti gli altri casi di prestiti con garanzie inferiori (es. 90% Fondo di garanzia e 10% Confidi privati) le procedure non potranno che essere quelle ordinarie.

Per questo genere di finanziamenti, ha spiegato il presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, in un’intervista a Milano Finanza: «Non si potrà fare diversamente perché non sembrano previste deroghe al testo unico bancario né alle norme di vigilanza per semplificare le pratiche di fido con garanzie».

Ma vediamo, più nel dettaglio, che cosa prevede il Decreto Liquidità, approvato per sostenere le imprese italiane di fronte all’emergenza seguita all’epidemia di coronavirus Covid-19, in termini di tempistiche e procedure.

Prestiti garantiti dallo Stato – Come funzionerà la garanzia della Sace per le grandi imprese

Per le garanzie della Sace ai prestiti per le grandi imprese, bisognerà presentare domanda alla banca. Nel caso in cui la banca dovesse dare parere favorevole, trasmetterà la richiesta di garanzia alla Sace che, dopo una verifica, emetterà un codice unico identificativo del finanziamento e della garanzia.

Il testo del Decreto Liquidità prevede poi che con un decreto attuativo del ministero dell’Economia (Mef) possano essere disciplinate ulteriori modalità attuative e operative, ed eventuali requisiti integrativi.

Inoltre, per i prestiti di taglia superiore, quelli per imprese con fatturato oltre 5 miliardi, o comunque per importi superiori a 375 milioni, occorrerà anche un apposito decreto Mef, sentito il ministero dello Sviluppo economico, che valuti il carattere strategico dell’ azienda candidata.

Prestiti garantiti dallo Stato – Le garanzie per i prestiti a sostegno dell’export

Per riguarda le garanzie finalizzate all’export bisognerà attendere la stipula di una convenzione decennale tra il Mef e la Sace, che dovrà essere approvata con delibera del Cipe, e l’istituzione di un nuovo Comitato per il sostegno finanziario all’ export del Mef (di cui farà parte anche un rappresentante del ministero degli Esteri) che dovrà deliberare il piano annuale delle attività dal 2021.

Prestiti garantiti dallo Stato – I tassi di interesse

Il tasso di interesse massimo per tutte le tipologie di prestiti garantiti dallo Stato previsti non viene specificato nel testo del Decreto Liquidità.

Per i prestiti garantiti dalla Sace si fa riferimento a commissioni annuali crescenti.

Per quanto riguarda il Fondo di garanzia, il «cap» sul tasso di interesse è fissato solo per i prestiti fino a 25 mila euro, con una formula più complessa e basata su Rendistato più 0,5%. Ai tassi più recenti, si tratta di un valore che oscilla tra 1,2% e 1,9%, comunque più del «quasi zero» che era stato ipotizzato inizialmente.

Prestiti garantiti dallo Stato – La durata del finanziamento

La durata per il rimborso delle rate, preammortamento a parte, è fissata in sei anni per tutte le tipologie di prestiti garantiti salvo che per quelli coperti dal Fondo con la formula 90% Stato+10% Confidi.

In quest’ultimo caso sarà decisiva la notifica della misura alla Commissione Ue: i ministeri sperano di spuntare ancora l’allungamento almeno a 10 anni.

Prestiti garantiti dallo Stato – Il Fondo di garanzia per le PMI

L’altro strumento, oltre alla Sace, per garantire i prestiti destinati alle imprese italiane è il Fondo di garanzia per le PMI, aperto ora anche alle imprese fino a 499 dipendenti per finanziamenti con importo massimo garantito di 5 milioni.

La garanzia del Fondo, secondo quanto previsto dal Decreto Liquidità, è concessa anche a beneficiari con «inadempienze probabili» o «scadute o sconfinanti deteriorate» purché questa classificazione non sia precedente il 31 gennaio 2020.

Accesso possibile anche alle imprese che, dopo il 31 dicembre 2019, sono state ammesse alla procedura di concordato con continuità aziendale, che hanno stipulato accordi di ristrutturazione o un piano attestato di risanamento.

Introdotta dal Decreto Liquidità anche la possibilità di accedere alla garanzia in attesa della documentazione antimafia.

E’ prevista inoltre una parziale retroattività per operazioni già erogate, comunque dopo il 31 gennaio 2020.

Prestiti garantiti dallo Stato – Nessuna valutazione fino a 25 mila euro

Solo per i prestiti fino a 25 mila euro non ci sarà alcuna valutazione del merito di credito per ottenere la garanzia dello Stato sul prestito.

Per importi superiori scompare la valutazione sull’andamento degli ultimi mesi, ma resta quella generale sul profilo economico finanziario dell’ azienda.

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