Nel corso di queste settimane di emergenza sono tanti gli eventi sportivi che hanno subito rinvii e cancellazioni e ancora non si sa se e quando potremo tornare almeno parzialmente alla nostra quotidianità. Tra questi, finora, non era stato inserito il Tour de France, solitamente in programma a cavallo tra giugno e luglio. Addirittura il Ministro dello Sport francese aveva ipoitizzato di fare disputare la corsa a porte chiuse pensando che questo non avrebbe impedito agli appassionati di seguire la corsa grazie alla diretta Tv.
Ora anche qui si fa strada una programmazione differente. Il lockdown per il coronavirus, in Francia è stato prorogato fino al prossimo 11 maggio e tutti gli eventi con pubblico superiore a 100 persone, saranno sospesi fino a metà luglio. A questo punto, come ha fatto intendere anche il premier Macron, diventa fondamentale ripensare a nuove date (al momento il Tour sarebbe in programma dal 27 giugno al 19 luglio).
Prima di arrivare a una decisione definitiva è necessario tenere presente anche la fase di preparazione, indispensabile per tutti gli atleti, soprattutto per una corsa così impegnativa a cui prendono parte atleti da tutto il mondo. Ognuno, infatti, necessita di mettersi in sella alla propria bici e macinare chilometri per non farsi trovare impreparati, ma l’impossibilità di circolare liberamente rende tutto questo impossibile.
L’eventualità di portare Tour de France, Giro d’Italia e Vuelta di Spagna a due settimane, sembrerebbe poco convincente. Gli organizzatori annunceranno il nuovo piano per la Grande Boucle entro fine mese dopo una consultazione con gli organi di governo del ciclismo. Si parla di possibile partenza il 25 luglio, con conclusione il 16 agosto.