Modulo prestito Coronavirus 25 mila euro – Un prestito fino a 25 mila euro subito, senza istruttoria e con la garanzia dello Stato sul 100%. Per aziende fino a 499 dipendenti, autonomi, professionisti, artigiani, che abbiano però avuto nell’esercizio 2019 ricavi per almeno 100 mila euro.
Da ieri sul sito www.fondidigaranzia.it si può scaricare il modulo da spedire via mail (anche senza posta certificata) alla propria banca o ai Confidi per richiedere il prestito previsto dal Decreto Liquidità emanato dal governo per sostenere le piccole imprese e le partite IVA colpite dall’emergenza Coronavirus.
Modulo prestito Coronavirus 25 mila euro – Dove scaricare il modulo per chiedere la garanzia al 100%
Ieri mattina, subito dopo la pubblicazione del modulo per la richiesta della garanzia, il sito www.fondidigaranzia.it è andato in tilt a causa dei numerosi accessi.
Perciò ministero dello Sviluppo (Mise), Mediocredito centrale (che gestisce il fondo) e Abi hanno fatto sapere di lavorare assieme per rendere attivi e disponibili in tempi brevi tutti i sistemi informatici e la modulistica necessaria.
«Si sta lavorando – ha spiegato il Mise in una nota – per accelerare le istruttorie bancarie con l’obiettivo di ridurre a pochissimi giorni il tempo di attesa tra la richiesta di finanziamento e l’ accredito delle somme».
Il modulo si può scaricare anche sul sito del ministero dello Sviluppo economico (www.mise.gov.it) ma è a disposizione di tutti i lettori di Calcio e Finanza (CLICCA QUI PER SCARICARE IL MODULO).
Modulo prestito Coronavirus 25 mila euro – Il nodo delle risorse disponibili per le PMI
Ieri si è riunito il Consiglio di gestione del Fondo centrale di garanzia per le PMI, che stima di ricevere le prime richieste dalle banche per la prossima settimana o al massimo nella prossima riunione di venerdì.
Ma per il via libera servirà comunque completare l’aggiornamento della piattaforma informatica del Fondo.
Nel frattempo, come spiega Il Soler 24 Ore, è stata stabilita la percentuale di accantonamento a titolo di coefficiente di rischio: il 30%.
Non è una percentuale qualsiasi, significa che per questo tipo di finanziamenti la leva è di circa 1 a 3: per ogni euro di garanzia tre euro di finanziamenti. Una leva molto bassa, rispetto al rapporto di 1 a 12-14 che caratterizza solitamente l’operatività del Fondo.
L’accantonamento è molto alto a causa dell’ indice di rischiosità elevato di queste piccole operazioni.
Secondo i calcoli del Sole 24 Ore, con gli 1,7 miliardi stanziati nel decreto liquidità – se anche tutte le risorse si utilizzassero solo per questa categoria di garanzie e non anche per quelle al di sotto del 100% – si potrebbero coprire solo 200 mila richieste per prestiti di 25mila euro. Se si considera invece un valore medio dei prestiti stimato in questo momento a 15 mila euro, si arriva a circa 340-350mila operazioni.
La distanza con la potenziale platea è enorme, anche se i beneficiari delle garanzie al 100% devono attestare di aver subito danni collegati all’ emergenza.
Le cifre di riferimento sono davvero notevoli: in Italia ci sono circa 4,3 milioni di Pmi. Se poi si calcolano le imprese fino a 499 dipendenti (che ad esempio possono accedere alle garanzie al 90%) siamo a quota 6 milioni e 90 mila.
Modulo prestito Coronavirus 25 mila euro – Come fare per chiedere la garanzia del 100% dello Stato
Tornando al modulo per richiedere la garanzia dello Stato sul 100% del finanziamento, tra le varie voci da compilare va specificato che:
- il soggetto beneficiario non è destinatario di provvedimenti giudiziari che applicano le sanzioni della cosiddetta legge 231
- che non è incorso in esclusioni dettate dal codice dei contratti pubblici.
Bisogna accettare il diritto del Fondo centrale di rivalersi sul beneficiario nel caso questi non rimborsi il prestito alle banche e specificare la propria classe dimensionale in base ai parametri della raccomandazione della commissione Ue 2003/361.
Da dettagliare gli aiuti di Stato di cui si è eventualmente già beneficiato e l’ amministrazione che li ha concessi.
Nel modulo vanno riportati i dati relativi ai ricavi dell’ ultimo esercizio contabile, come da ultimo bilancio depositato o da ultima dichiarazione fiscale presentata.
Per soggetti costituiti dopo il 1° gennaio 2019, invece, per attestare i ricavi basta un’ autocertificazione oppure, specifica il modulo, altra documentazione idonea allo scopo.
Da compilare anche la voce relativa al codice Ateco dell’ attività economica interessata dal finanziamento e quella in cui si attesta che si sono subiti danni economici legati all’ emergenza Covid-19. Non solo: vanno elencate le finalità del prestito.