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Maurizio Sarri (Foto Daniele Buffa / Image / Insidefoto)

“Questo è il momento di staccare con la testa, guardo qualche vecchia partita ma soprattutto leggo, gialli in particolare, perché quando torneremo a giocare, speriamo prima dell’estate, comincerà un periodo di 14-15 mesi consecutivi di attività senza praticamente soste”. Così Maurizio Sarri, nella diretta del canale Jtv ‘A casa con la Juve’

“Il primo luogo che mi piacerebbe visitare dopo la fine del lockdown? E Roma, per la finale di Coppa Italia, il secondo qualsiasi città europa per la finale di Champions”.

“Primo anno alla Juve? Due cose mi hanno colpito. Noi siamo circondati da amore in qualsiasi posto di Italia ma anche da odio. Questa è una cosa che capisci solo quando vivi la Juve. Noi siamo quelli sempre favoriti dagli arbitri, poi guardi i numeri e capisci che vanno in un’altra direzione. Personalmente sono stato fischiato a Napoli dove sono nato e ho dato tutto, se non ho vinto è perché sono scarso ma io ho dato tutto quello che avevo”.

“A Torino i tifosi della Fiorentina hanno fatto cori insultando mia madre e questo ti fa capire quanto odio c’è nei confronti di questa squadra. Quando vedi l’odio esterno ti attacchi all’interno e ti innamori della realtà. Se diventi gobbo lo diventi anche perché sei sempre attaccato dall’esterno. Va detto anche che in qualsiasi parte d’Italia abbiamo grandissimo affetto”.

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