Salernitana calciatori festa multa
Esultanza dei giocatori della Salernitana (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

Le misure restrittive, introdotte per ridurre il contagio da Coronavirus, sono ancora pienamente in vigore e impongono di muoversi solo per motivi di lavoro, salute o estrema necessità. Qualche allentamento, anche se parziale e probabilmente inferiore alle attese di molti, sarà possibile solo a partire da lunedì prossimo, 4 maggio. Alcuni calciatori della Salernitana non hanno però tenuto minimamente presente la normativa e hanno davvero esagerato: cinque di loro, infatti, sono stati multati, perché sorpresi dai carabinieri in casa del capitano Francesco Di Tacchio a festeggiare il suo 30esimo compleanno.

Insieme al centrocampista granata – come riporta il quotidiano Il Mattino – c’erano i compagni di squadra Marco Migliorini, Walter Lopez, Niccolò Giannetti e Valerio Mantovani, quest’ultimo accompagnato dalla fidanzata. I fatti sono accaduti domenica 19 aprile, alla vigilia del compleanno di Di Tacchio.

L’intervento dei militari della sezione Radiomobile della compagnia di Salerno, agli ordini del maggiore Adriano Fabio Castellari, è stato richiesto da alcuni vicini di casa, probabilmente infastiditi dalla musica proveniente dall’appartamento. Per le sei persone sanzionate (multa da 400 euro, 280 in caso di pagamento ridotto) è stato disposto anche l’isolamento di 14 giorni come previsto dalle ordinanze regionali.

Anche il club campano è ovviamente venuto a conoscenza dell’accaduto e non ha mancato di prendere le distanze da un comportamento non rispettoso delle norme in vigore. La Salernitana, con una nota ufficiale, ha stigmatizzato l’accaduto ma non prenderà provvedimenti nei confronti degli atleti. Il club ha condannato il comportamento dei suoi tesserati “che incautamente, la scorsa settimana, si sono ritrovati a casa del capitano Francesco Di Tacchio per festeggiare il compleanno di quest’ultimo, vivendo nello stesso stabile“. Per la società presieduta da Claudio Lotito e Marco Mezzaroma “è stato un peccato di leggerezza, che non ha giustificazioni in un momento in cui a tutti gli italiani viene chiesto di stare a casa e di rispettare le distanze sociali“.

La società “ha già provveduto a richiamare i propri tesserati, che tuttavia in tante altre circostanze hanno dato prova di rigore morale e senso di responsabilità“. Episodio considerato una leggerezza anche da alcuni agenti dei calciatori che, tuttavia, ritengono che la questione sia stata gonfiata.

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