I club di Serie A sono in attesa di poter fare riprendere gli allenamenti ai propri tesserati, mentre per quanto riguarda il ritorno alle partite non ci sono ancora certezze. A più riprese è stato sottolineato come sia necessario far conciliare la ripartenza delle competizioni con rigidi protocolli sanitari.
A mettere i bastoni tra le ruote alle società sarebbero ora intervenute anche le compagnie assicurative. Stando a quanto riportato da La Repubblica, alcune di queste vorrebbero rivedere gli accordi sulle garanzie sanitarie.
Questo perchè le compagnie hanno deciso di non voler rischiare ma soprattutto di non voler coprire quei calciatori che sono risultati positivi dopo i tamponi delle scorse settimane. In aggiunta si è deciso di non coprire più nemmeno i giocatori che in futuro, in caso di ripresa, andranno incontro ad una positività al tampone.
Sono diversi i casi di calciatori risultati positivi al virus a partire dal mese di marzo. Dagli juventini Dybala – che sarebbe ancora positivo –, Rugani e Matuidi, passando per i giocatori della Fiorentina Pezzella, Cutrone e Vlahovic.
Positivi nelle settimane passate anche Colley, Gabbiadini, Thorsby, Depaoli e Bereszynski (tutti della Sampdoria), Zaccagni dell’Hellas Verona e Sportiello, estremo difensore dell’Atalanta.