Non si placano le polemiche tra Lega Serie A e il Ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, dopo il nuovo Dpcm. Un botta e risposta che vede in prima linea il presidente della Lazio, Claudio Lotito.
Il patron dei biancocelesti ha rilasciato alcune dichiarazioni sul nuovo decreto, esprimendo le sue perplessità, così come fatto anche dall’AIC e dal suo presidente Damiano Tommasi. “Il rischio economico lo conoscete tutti. Abbiamo danni gravi e irreparabili per centinaia e centinaia di milioni. – ha detto Lotito – Quel decreto del presidente del Consiglio è illogico, perché l’atleta dello sport individuale si può allenare nei centri sportivi, mentre il giocatore dello sport di squadra non si può allenare”.
“Al di là della posizione della Lazio in classifica, la mia volontà è sempre stata quella di evitare un danno grave e irreparabile al sistema e ai tifosi”, ha aggiunto il numero uno della Lazio.
La nuova mossa, intanto, la farà la Lega. I presidenti delle 20 squadre di A hanno infatti pronta una lettera da inviare al premier Conte per avere qualche certezza in più sui tempi.
Nel frattempo il ministro dello Sport, Spadafora ha voluto dire la sua sulle ultime dichiarazioni, ringraziando il presidente federale Gravina e tornando sulle polemiche scaturite negli ultimi giorni con la Lega: “Ringrazio il presidente della Figc Gravina che ha smentito le illazioni di qualcuno che ieri dalla Lega Serie A aveva detto che c’era stato un accordo sulla data di ripresa del campionato, niente di più falso.”
“Evidentemente è il solito vizietto di qualche presidente, ma penso veramente di pochi perché la maggior parte si esprimono in maniera completamente diversa, che non perde il vizietto di mettere in giro menzogne e falsità, per cercare di fare pressioni sul governo. Lo ribadisco ancora una volta a questi presidenti che fanno questo, non hanno capito che l’aria è cambiata, non è più la stessa di un tempo quindi questi metodi non funzionano”.
“La prudenza che noi stiamo avendo sul mondo del calcio, è ciò che lascia ancora uno spiraglio alla possibilità di ripresa del campionato. Prudenza, non è sinonimo di incapacità di decidere, è l’unica possibilità, l’unico appiglio per cercare di riprendere il campionato. L’alternativa è fare come ha fatto la Francia, e dire che il calcio oggi si ferma qui, invece noi stiamo ancora lasciando questo spiraglio, ma tutto dipenderà dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria e dalla nostra singola capacità, dal 4 maggio di rispettare le regole”.