(Photo by Matthias Hangst/Bongarts/Getty Images)

La Germania si prepara a ripartire, e il calcio attende il via libera di Angela Merkel, atteso per la giornata di mercoledì. Resta però la convinzione di dover ridurre al minimo le polemiche, nelle quali rientrano le dichiarazioni di Birger Verstraete, centrocampista belga del Colonia.

Parlando a una televisione del suo Paese, il giocatore si era detto perplesso sulla ripresa del campionato: «Dovremmo stare tutti in quarantena, è bizzarro e superficiale non farlo. Il fisioterapista risultato positivo è l’uomo che, per settimane, si è occupato di me e degli altri ragazzi. Con uno dei due giocatori sono stato nella sala fitness», ha detto il calciatore.

«Non è quindi giusto dire che nessun altro è entrato in contatto con i positivi. Mi aspetto che il virus si sia diffuso. Riprendere il campionato lo trovo naif. Il calcio – spiega – non è la cosa più importante. Molti giocatori, se ci fosse un sondaggio anonimo, voterebbero per non giocare».

Il Colonia – spiega La Gazzetta dello Sport – si era mostrato infastidito per queste dichiarazioni, così Verstraete ha alleggerito la polemica: «Mi sono espresso male, per questo nella traduzione alcuni passaggi sono stati fraintesi. Invece di parlare preso dall’emozione avrei dovuto chiedere un confronto con i dottori e farmi togliere ogni dubbio. Non volevo accusare i responsabili del Colonia».

Dopo i tre casi di positività dichiarati dal Colonia, la prima tornata di tamponi non ha rivelato positivi fra Eintracht, Werder, Dortmund, Leverkusen, Bayern, Hoffenheim e le due squadre di Berlino (le altre società non hanno reso noti i risultati), motivo per il quale il ministro dell’Interno (con delega allo sport) Horst Seehofer si è detto favorevole per la ripresa del campionato.

«Sostengo la ripartenza a maggio, perché ritengo credibile il piano della DFL», ha detto alla Bild. Parlando con il giornale tedesco Seehofer si è lasciato scappare anche un’altra considerazione: «Il calcio non deve godere di privilegi. Le accortezze per lo sport non devono ricadere sulla collettività».

«Se si dovessero manifestare casi di positività allora dovrebbe essere messa in isolamento tutta la squadra e anche gli ultimi avversari», ha aggiunto. Il protocollo tedesco però prevede altro, motivo per il quale c’è da fare una precisazione: le dichiarazioni di Seehofer erano precedenti alle positività del Colonia. E infatti in Germania si è andati comunque avanti.

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