L’Australia si candida a ospitare le 92 gare rimanenti della Premier League. Una proposta che arriva dall’agente inglese Gary Williams, il quale si è trasferito da tempo a Perth. Williams ha ottenuto il sostegno del senatore locale, Glenn Sterle, per far traslocare il campionato inglese nell’emisfero australe. La città di Perth sarebbe strategica per concludere la stagione, data la presenza in città di quattro stadi. Secondo quanto riporta il «Sun», la proposta avrebbe già l’ok di alcune società inglesi, come sottolineato da un dirigente: «Andiamo in giro per il mondo durante il precampionato, non sarebbe diverso e il clima in Australia è veramente ideale in questo periodo».
Il piano proposto da Williams per permettere la conclusione della Premier si suddivide in 8 punti. Dopo il trasferimento delle 20 squadre a Perth, seguirebbe un periodo di quarantena. Ciascuna squadra verrebbe isolata in un albergo con un campo di allenamento. Per quanto riguarda il ritorno in campo, le partite si svolgerebbero a porte chiuse o con un numero limitato di tifosi. , potrebbero bastare due test in totale per il coronavirus e gli orari delle gare si adatterebbero bene alle esigenze del pubblico inglese.
L’opzione è sul tavolo dei dirigenti della Premier, i quali la affiancano alle opzioni già al vaglio degli studi per concludere la massima competizione inglese, dopo lo stop dello scorso 13 marzo a causa dell’emergenza coronavirus. Tra queste quella che sembra più probabile, prevede che i club inglesi disputino le 92 partite rimanenti tra 8-10 stadi al massimo, facendo giocare dunque le 20 squadre in campo neutro.
Un’ ipotesi alla quale si è opposto Paul Barber, amministratore delegato del Brighton, come riporta la Gazzetta dello Sport. Barber si è detto contrario: “Disputare le partite in campo neutro potrebbe influire sull’integrità della competizione. Non siamo favorevoli. Tutti dovremo accettare alcuni compromessi pur di chiudere la stagione e uno di questi è quello di giocare a porte chiuse, mi sembra una misura necessaria. Giocare senza tifosi è chiaramente uno svantaggio, ma dobbiamo accettarlo.”
“Cinque delle nostre nove partite rimanenti dovrebbero disputarsi nel nostro stadio e sono tutte molto difficili, ma quattro contro squadre che sono ai massimi livelli in Europa. In questo punto critico della stagione, giocare partite in campo neutro potrebbe compromettere la regolarità del campionato” ha aggiunto l’ad in una nota pubblicata sul sito del club inglese.