L’emergenza attuale dovuta alla pandemia da Covid-19 ha causato numerose difficoltà in tutti i settori dell’economia italiana ed internazionale. Lo sport business è tra quelli che ne ha risentito maggiormente, con gravi perdite economiche dovute al mancato svolgimento di eventi e competizioni nazionali ed internazionali.
A farne le spese maggiormente è di sicuro il calcio, per evidenti ripercussioni su quello che è di fatto lo sport a più alto impatto economico. Non da meno il tennis, che a causa del mancato svolgimento dei numerosi tornei a livello internazionale, sta entrando in un periodo di crisi profonda. Numerosi sono i tennisti in difficoltà, che con il conseguente stop dei tornei, hanno visto i loro introiti azzerarsi. Per alcuni tennisti è stato stanziato un fondo da 6 milioni di dollari, che verrà distribuito a 800 giocatori tra il circuito ATP e WTA.
I due organi direttivi, insieme alla Federazione Internazionale di Tennis, hanno evidenziato l’importanza di voler contribuire alla salvaguardia dello sport in questo periodo di crisi profonda, e provvederanno a supervisionare la distribuzione di questo fondo, garantita a giocatori con determinate classifiche e guadagni in denaro ottenuti in passato. Dello stesso parere è il tennista numero 1 al mondo Novak Djokovic, nonché presidente del Player Council dell’Atp. Dopo un lunga riflessione con gli illustri “colleghi” Roger Federer e Rafa Nadal, Nole ha proposto la creazione di un fondo per aiutare i tennisti in difficoltà, da parte di coloro che si trovano nella top 100 del ranking singolare e nei primi 20 nella classifica di doppio.
Per quanto riguarda la ripresa delle attività, il numero uno serbo parla del futuro vaccino e della possibile obbligatorietà di assunzione. In evidenza tutti i suoi dubbi a riguardo, relativi alle decisioni personali sull’accettazione di tali misure, e soprattutto sul fatto che non esiste ancora nessun vaccino in circolazione. Sulla stessa linea è il maiorchino numero 2 al mondo Rafa Nadal, non proprio ottimista sul fatto che il circuito possa riprendere il normale svolgimento delle attività.
Le principali perplessità sono dovute all’elevata frequenza di viaggi nel tennis, con diversi soggiorni in differenti paesi, e seppur con possibilità di ripresa a porte chiuse, sarà comunque elevato il numero di addetti ai lavori coinvolti, rischiando così di mettere a repentaglio la salvaguardia delle persone. La ripartenza della macchina tennis è auspicabile nel minor tempo possibile, per evitare danni ulteriori ad atleti e al movimento stesso, ma la ripartenza dovrà essere attivata solo in caso di condizioni di massima sicurezza, per eventuale pubblico, atleti ed addetti ai lavori.
Impatto coronavirus Internazionali d’Italia, Roma a rischio
In Italia, il “main event” sportivo è rappresentato ogni anno dagli Internazionali BNL d’Italia, che nella prima metà di maggio si svolgono nel meraviglioso parco del Foro Italico. Lo storico torneo “ATP World Tour Masters 1000” su terra battuta, esordì nel 1930 a Milano, dove si disputò per le prime 5 edizioni. Dopo la prima edizione romana del 1935, fu sospeso fino al 1949, per poi riprendere l’anno successivo ed essere disputato sempre nei campi del Foro Italico ad eccezione del 1961, quando fu spostato al circolo della stampa di Torino.
Il torneo divenne professionistico a partire dal 1969, e acquisì il nome attuale “Internazionali BNL d’Italia” a partire dal 2002, per evidenti motivi di sponsorizzazione. I detentori della passata stagione sono rispettivamente Karolína Plíšková per il torneo femminile, e l’eterno Rafa Nadal per il maschile. Lo stesso tennista detiene lo speciale record di 9 vittorie nel Masters 1000, tra le quali tre consecutive dal 2005 al 2007.
L’affascinante torneo di tennis che precede il Roland Garros quest’anno rischia di non essere disputato a causa della grave emergenza che ha colpito il nostro paese e il mondo intero. Come definito in data 18 marzo da ATP e WTA, il torneo italiano è stato sospeso. La Federtennis in concerto con Sport e Salute, è a stretto contatto con le organizzazioni di controllo del tennis mondiale al fine di poter programmare una nuova calendarizzazione dell’evento. Le date più concrete si aggirano attorno a fine settembre e inizio ottobre, con lo svolgimento del torneo in bilico tra la sede storica romana, e la nuova opportunità di Milano.
Più deciso verso la soluzione romana è il presidente federale Angelo Binaghi, dichiarando che, salvo scenari apocalittici, l’edizione verrà svolta tra fine settembre e i primi di ottobre nella capitale. Aperto a diverse soluzioni purché venga svolta anche questa edizione, è il noto show man e consigliere federale Max Giusti, che si ritiene favorevole a un possibile svolgimento a Milano, preso in considerazione per i mesi di novembre e dicembre. Il consigliere ribadisce come il movimento tennistico italiano ruoti intorno agli Internazionali, e come rappresentino il motore dello stesso, e salvare questo evento sarebbe di fondamentale importanza per il futuro dello sport e del tennis italiano.
Impatto coronavirus Internazionali d’Italia, le possibili perdite
L’evento sportivo italiano per eccellenza, nelle ultime edizioni ha generato un’affluenza sempre maggiore, confermando un trend positivo di crescita negli ultimi anni. Infatti, la scorsa edizione ha fatto registrare cifre da capogiro, toccando quota 225 mila spettatori paganti, record assoluto per il torneo. Con un incasso superiore al 2018 di ben 1,6 milioni di euro, nel 2019 ha fatto registrare una cifra record pari a 13,2 milioni di euro. Il ritorno del campione svizzero Roger Federer, ha contribuito sensibilmente ad un sostanziale aumento dei prezzi del ticketing, che associato all’elevato numero di presenze, ha contribuito al raggiungimento della cifra record. Incassi da biglietteria che impattano fortemente sul fatturato, che riesce a generare 33 milioni in una settimana.
L’evento sportivo più importante d’Italia, crea un valore economico complessivo pari a 100 milioni di euro. Cifre queste che rischiano di essere minate a causa dell’emergenza attuale, e della sopravvenuta impossibilità di giocare il torneo nel tipico periodo di maggio. I mancati incassi da ticketing e l’eventuale riprotezione dei biglietti fino a qui venduti, rappresentano un problema fondamentale a cui dover far fronte. Proprio in questo periodo, l’Open di Francia e Grand Slam “Roland Garros”, dopo aver rinviato il torneo a fine settembre, ha reso noto di voler annullare e rimborsare tutti i biglietti già acquisiti, entro la fine di maggio.
Un altro nodo da sciogliere è quello relativo alle sponsorizzazioni e ai diritti tv. I numerosi sponsor e le Pay Tv, a causa di un mancato svolgimento del torneo, produrrebbero una sensibile diminuzione nelle casse della Federtennis. L’accordo in essere per il biennio 2019-2020, è stato attivato tra Sky Italia e Sport Cast, società della FIT che gestisce il canale di SuperTennis. Proprio nella settimana che avrebbe rappresentato il cuore degli Internazionali, quest’ultima ha deciso di trasmettere il “The Best of IBI” dal 2013 al 2019. Da lunedì sarà visibile su SuperTennis una sette giorni dedicata ai migliori match disputati sulla terra rossa romana negli ultimi anni, per far rivivere la magica atmosfera del Foro Italico, seppur parzialmente, ai numerosi appassionati di tennis.
Il mancato svolgimento del torneo, potrebbe comportare delle gravi perdite per la Federazione Italiana Tennis, che potrebbero rivelarsi fatali per il futuro prossimo del tennis italiano. L’obiettivo primario è quello di garantire la sicurezza e la salvaguardia degli atleti, degli addetti ai lavori e del pubblico, e di conseguenza, se non si troveranno le misure necessarie, sarà impossibile auspicare un’effettiva nuova calendarizzazione dell’evento. Un’ipotesi potrebbe rivelarsi quella allo svolgimento a porte chiuse, costringendo così numerosi appassionati a dover rinunciare allo spettacolo dal vivo.
Ma la speranza per il tennis italiano, e in generale per lo sport e gli appassionati, è che si possa trovare la soluzione ideale affinché questo evento venga svolto regolarmente, nel meraviglioso scenario del Foro Italico a fare da cornice alla magia che regala questo sport.
Articolo a cura di Marco De Nardis